Eventi & Cultura
70 anni di CNSAS, Gemona celebra i custodi della vita in montagna
A Gemona del Friuli, il CNSAS celebra 70 anni di soccorso e solidarietà. L’assemblea ha unito ricordi, riconoscimenti e impegno per il futuro, con interventi di Riccardi, Messner e altri protagonisti. Una grande famiglia al servizio della sicurezza.
Gemona del Friuli è stata il palcoscenico dell’assemblea nazionale per il 70° anniversario del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), un evento che ha unito memoria, riconoscimenti e storie di solidarietà. Svoltosi il 16 novembre, presso il Cinema Teatro Sociale, figure di spicco, volontari e cittadini hanno celebrato un’istituzione che, dal 1954, rappresenta un pilastro della sicurezza in montagna e nelle emergenze speleologiche.
“Una grande famiglia che salva vite”
L’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ha definito il CNSAS “una grande famiglia”, sottolineando come tutte le forze coinvolte abbiano un unico obiettivo: salvare vite umane. “Abbiamo vissuto storie di sorrisi e di lacrime”, ha detto Riccardi, “ma possiamo affermare di avere la coscienza pulita per aver fatto tutto ciò che era possibile”.
Riccardi ha poi ricordato la devastante grandinata su Mortegliano, esempio concreto dello spirito di collaborazione tra Soccorso Alpino, Protezione Civile, Vigili del Fuoco e altre realtà, capace di restituire un tetto e sicurezza alle famiglie colpite. Un lavoro, ha aggiunto, che richiede coraggio e dedizione, affrontando le critiche di chi giudica senza conoscere le difficoltà reali del soccorso.
Un’eredità di solidarietà e resilienza
Fondato ufficialmente il 12 dicembre 1954, il CNSAS è nato dalla visione di pionieri come Cirillo Floreanini, ricordato durante la cerimonia per il suo ruolo nella spedizione sul K2 e il contributo alla fondazione del Corpo. Questa eredità storica rappresenta oggi un simbolo di impegno collettivo e solidarietà per la comunità regionale e nazionale.
Un momento speciale è stato il videomessaggio di Reinhold Messner, celebre alpinista, che ha espresso ammirazione per il lavoro instancabile del CNSAS, custode della sicurezza in contesti estremi.
Riconoscimenti ai protagonisti del soccorso
L’evento ha reso omaggio a coloro che si sono distinti nel servizio al CNSAS. Sono stati assegnati i titoli di soccorritore emerito a Elia Angeli, Carlo Cargnelutti, Alberto Cella, Giuseppe Martini, Gabriele Pilutti, Flavio Cella ed Emidio Martinis, e quello di soccorritore benemerito a Daniele Taliani.
La cerimonia ha inoltre visto uno scambio di riconoscimenti: Riccardi ha consegnato una targa della Regione al presidente nazionale del CNSAS, Maurizio Dellantonio, mentre il Corpo ha premiato Riccardi e il sindaco di Gemona, Roberto Revelant.
Un futuro di impegno e collaborazione
L’assemblea ha celebrato non solo il passato, ma anche il futuro del Soccorso Alpino. “Possiamo sempre fare meglio”, ha concluso Riccardi, “ma dobbiamo essere fieri del lavoro svolto, con la testa alta di fronte alle difficoltà”.
Il CNSAS, con il suo spirito di sacrificio e umanità, continua a rappresentare un faro di speranza nelle situazioni più difficili, mantenendo vivo il legame con il territorio e le sue tradizioni di solidarietà.
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