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Aumenta la Tari in FVG, ma i costi variano enormemente tra le città

La Tari continua a crescere in Friuli-Venezia Giulia: costi più elevati a Trieste e Gorizia nonostante un’alta raccolta differenziata

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Rifiuti - Tari FVG
Rifiuti ( © Depositphotos)

Nel 2024, la tassa sui rifiuti (Tari) continua a rappresentare una pesante voce nei bilanci delle famiglie friulane. Nonostante un tasso di raccolta differenziata superiore al 65%, il costo medio della Tari è aumentato del 3,8% rispetto all’anno precedente, superando l’incremento medio nazionale che si attesta al 2,6%. In una regione già gravata da spese per il trattamento dei rifiuti, la crescita delle tariffe non fa che aumentare la pressione su cittadini e amministrazioni locali.

Trieste e Gorizia: i capoluoghi più costosi

Nel dettaglio, la spesa media per una famiglia tipo (tre persone in un’abitazione di 100 mq) in Friuli-Venezia Giulia si attesta a 269 euro, con un incremento di 10 euro rispetto al 2023. Trieste si conferma come la città più costosa della regione, con una media di 313 euro. Sebbene questo importo sia in lieve calo rispetto all’anno scorso (-0,9%), rimane comunque superiore a quello di altre città regionali come Pordenone (207 euro) e Udine (186 euro). Ma a destare preoccupazione è Gorizia, dove la spesa media per la Tari è aumentata in modo allarmante dell’11%, raggiungendo i 371 euro, un valore ben superiore alla media regionale.

La disparità tra i territori regionali

Questo scenario evidenzia un quadro disomogeneo tra i territori del Friuli-Venezia Giulia. Nonostante la regione superi il 65% di raccolta differenziata, una soglia fissata dalla normativa europea, le differenze tra le città sono marcate. Pordenone, infatti, eccelle con una percentuale di 84,7% nella raccolta differenziata, mentre Trieste si trova a un preoccupante 45%, ben lontano dagli standard richiesti. Questo divario potrebbe spiegare, almeno in parte, l’alto costo della Tari nelle aree con una gestione meno efficiente dei rifiuti, come appunto Trieste e Gorizia.

Un quadro regionale migliore rispetto ad altre aree del paese

Nonostante gli aumenti registrati, il Friuli-Venezia Giulia si colloca ancora su valori di Tari mediamente più bassi rispetto a regioni come la Campania (con una spesa media di 407 euro) o il Lazio (376 euro). A livello nazionale, la media della Tari si attesta su 329 euro, con Catania che registra i valori più alti (594 euro) e Trento i più bassi (183 euro). Tuttavia, l’aspetto positivo della situazione è che, in generale, la regione non si trova tra le aree con i rincari più consistenti, ma le problematiche locali rimangono rilevanti.

Il nodo della raccolta differenziata e le sfide per il futuro

Il sistema di gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata sono centrali per migliorare l’efficienza e ridurre i costi. In Friuli-Venezia Giulia, sebbene il tasso di raccolta differenziata regionale sia soddisfacente, ci sono ampie differenze tra i singoli comuni. Trieste, ad esempio, continua a registrare performance insufficienti che potrebbero giustificare il costo più alto della Tari. Pordenone, invece, dimostra come una gestione virtuosa possa portare a costi contenuti e risultati eccellenti.

Investire in politiche sostenibili e infrastrutture

L’analisi di Cittadinanzattiva mette in evidenza come la situazione sia simile in tutta Italia, con 84 capoluoghi su 110 che hanno registrato aumenti della Tari. In questo contesto, diventa sempre più urgente un investimento in infrastrutture sostenibili e politiche che possano ottimizzare la gestione dei rifiuti e ridurre i costi per le famiglie. Solo in questo modo sarà possibile affrontare le disuguaglianze tra i territori e migliorare la qualità del servizio, senza gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie.

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