Salute
Sciopero della sanità: solo urgenze e pronto soccorso garantiti
Protestano i professionisti della sanità: richieste di risorse adeguate e tutele per garantire qualità e sostenibilità del sistema
Uno sciopero generale di 24 ore ha paralizzato parte della sanità italiana a partire dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 20 novembre. Le sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up hanno proclamato l’agitazione per denunciare una serie di problematiche irrisolte:
- Risorse insufficienti per i contratti della sanità,
- Mancata detassazione della retribuzione,
- Normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario mai attuata,
- Incremento minimo dell’indennità di specificità infermieristica,
- Esclusione delle ostetriche dall’indennità di specificità.
I sindacati sottolineano che tali carenze mettono a rischio la qualità del sistema sanitario e il benessere dei lavoratori, che si trovano spesso sovraccaricati e sotto retribuiti.
Servizi essenziali garantiti
Durante la giornata di sciopero, le prestazioni sanitarie saranno limitate. Esami radiografici, interventi chirurgici programmati e visite specialistiche sono sospesi, mentre saranno garantite prestazioni d’urgenza e il funzionamento del pronto soccorso.
La situazione potrebbe aggravare le già lunghe liste d’attesa, mentre i pazienti lamentano disagi significativi. Tuttavia, i sindacati ribadiscono che le richieste avanzate sono fondamentali per garantire la sostenibilità del sistema sanitario.
Nuovo consiglio per l’ordine dei medici di Udine
Parallelamente allo sciopero, si sono conclusi i lavori elettorali per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Udine. Cinque le liste in competizione:
- Lista Indipendenza,
- Lista Rocco: innovazione ed esperienza,
- Lista Orgoglio Medico,
- Lista Rinnovamento Medico,
- Lista Medici Liberi.
Dopo un serrato testa a testa tra la lista Orgoglio Medico e la lista Rocco, il voto ha premiato la prima. Il nuovo consiglio si riunirà nei prossimi giorni per definire le cariche dell’ufficio di Presidenza.
Un doppio fronte di cambiamento
La contemporaneità dello sciopero e del rinnovo del Consiglio dell’Ordine mette in evidenza un momento di transizione per il settore sanitario locale e nazionale. Da un lato, l’urgenza di risposte concrete alle rivendicazioni dei professionisti della sanità; dall’altro, l’auspicio che i nuovi rappresentanti dell’Ordine possano essere promotori di un dialogo costruttivo con le istituzioni.
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