Economia & Lavoro
Il ruolo dei negozi nei centri urbani: tra sfide e ripartenza
Il settore moda, tra difficoltà e segnali di ripresa, si conferma fondamentale per la vitalità economica e sociale dei centri urbani
Il 2024 si presenta come un anno complesso per il settore moda, con un andamento discontinuo delle vendite. «Abbiamo registrato un calo del -3% a luglio e addirittura -8% ad agosto rispetto al 2023 – ha dichiarato Giulio Felloni, presidente nazionale della Federazione Moda Italia –. Tuttavia, a settembre e ottobre c’è stata una ripresa, con un risultato stabile a settembre e un incoraggiante +3% in ottobre».
Questi dati, emersi durante il convegno organizzato a Udine dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine in collaborazione con Confcommercio Udine, indicano segnali positivi per il settore, pur in un contesto globale incerto.
La situazione in Friuli-Venezia Giulia
La moda rappresenta una componente fondamentale dell’economia regionale, con 1.165 localizzazioni attive e 2.634 addetti al 30 settembre 2024. Tuttavia, il panorama regionale presenta forti differenze territoriali.
«Le città più turistiche registrano ancora performance positive, mentre le aree meno frequentate soffrono maggiormente», ha spiegato Alessandro Tollon, presidente di Confcommercio Federmoda Fvg. Questo riflette un quadro complesso, dove il turismo, influenzato da fattori geopolitici e concorrenza internazionale, gioca un ruolo determinante.
Il futuro dei centri urbani: innovazione e cultura
Una delle chiavi per rilanciare i centri urbani è puntare su un’offerta di qualità, personalizzata e non omologata. Felloni ha sottolineato l’importanza di un approccio che combini commercio e cultura: «Una città è viva quando i suoi negozi propongono qualità e originalità, evitando il fast-fashion e le sue conseguenze ambientali devastanti».
Nel corso del convegno, l’esperto Michele Vencato ha presentato le ultime novità in tema di innovazione e sostenibilità dei tessuti, mostrando come la tecnologia possa giocare un ruolo decisivo nel rinnovare il settore.
Negozi come presidi economici e sociali
Oltre alla loro funzione commerciale, i negozi nei centri urbani svolgono un ruolo fondamentale come presidio sociale ed economico. «La presenza di negozi vitali aumenta il valore degli immobili e migliora la qualità della vita – ha aggiunto Felloni –. Ma per mantenere questa vitalità è necessario aprire le porte all’arte e alla cultura, creando sinergie che beneficino sia le vendite sia le iniziative culturali».
Udine, esempio di vitalità natalizia
Durante la sua visita a Udine, Felloni ha elogiato l’atmosfera vivace della città, arricchita dalle decorazioni natalizie e da una forte partecipazione della comunità. «Questo tipo di vitalità, unito all’innovazione, è ciò che serve per guardare al futuro con fiducia», ha concluso il presidente.
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