Udine
Trasferimento mercato in piazza XX Settembre: rabbia e sfogo degli ambulanti
Gli ambulanti di piazza Duomo protestano contro il trasferimento in piazza XX Settembre: “Non ci hanno interpellato”
UDINE – Fiorella Colasanti, titolare di una storica bancarella di pesce a piazza Duomo, non usa mezzi termini per descrivere la sua indignazione. “Non ci hanno chiesto niente”, afferma con rabbia, riferendosi al trasferimento momentaneo del mercato in piazza XX Settembre. Una decisione comunicata senza preavviso agli ambulanti, che, già provati da mesi di incertezza, vedono in questa scelta un ulteriore ostacolo. Colasanti, visibilmente furiosa, ha sottolineato come questo periodo sia cruciale per il commercio al mercato: “È il momento più propizio per guadagnare, e ci hanno tolto anche questo. È una cosa schifosa.”
Un cambio di sede mal comunicato
Il trasferimento del mercato è stato discusso durante una riunione lo scorso 19 novembre, ma, secondo gli ambulanti, le loro opinioni sono state ignorate. “Non ci hanno minimamente interpellato, che si vergognino tutti”, tuona Colasanti, evidenziando come il vicesindaco Venanzi avrebbe potuto confrontarsi direttamente con i lavoratori. La mercante accusa il Comune di non comprendere le difficoltà quotidiane che affrontano gli ambulanti: “Loro stanno in ufficio, ma non si rendono conto delle problematiche che viviamo noi.”
Una richiesta ignorata
Gli ambulanti avevano cercato di far sentire la propria voce attraverso una lettera inviata al vicesindaco. Tuttavia, questa iniziativa non ha portato ai risultati sperati. “Avevamo segnalato i problemi, ma evidentemente di noi non importa nulla”, ha dichiarato amaramente Colasanti. Il motivo principale dello spostamento sarebbe legato ai lavori in corso a piazza Duomo. Tuttavia, gli ambulanti si chiedono se non ci fossero soluzioni alternative che avrebbero permesso loro di rimanere nella piazza durante il periodo natalizio, da sempre il più redditizio.
Le conseguenze del trasferimento
La scelta di spostare il mercato per tre mesi potrebbe avere un impatto negativo sia per gli ambulanti che per i clienti. “Non possono trasportarci tre mesi in piazza XX Settembre e poi riportarci in piazza Duomo”, lamenta Colasanti, preoccupata per il rischio di perdere clienti abituali e incassi fondamentali. Anche il rapporto con le istituzioni è motivo di frustrazione: “Nemmeno il sindaco si è mai fatto vedere”, accusa l’ambulante, sottolineando il senso di abbandono provato dai lavoratori del mercato.
Un appello al dialogo
Nonostante la rabbia e la delusione, Fiorella Colasanti avanza una richiesta concreta: “Vorrei un incontro a quattrocchi con Venanzi”. Un confronto diretto per discutere delle problematiche e cercare soluzioni condivise, che tengano conto delle esigenze degli ambulanti. La speranza è che l’amministrazione comunale possa aprire un dialogo più costruttivo con i lavoratori del mercato, ascoltando finalmente le loro istanze e valorizzando il loro ruolo nella comunità.
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