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Economia & Lavoro

Crolla la produzione di olive in Friuli: “Eventi climatici estremi”

Clima avverso e raccolti dimezzati: l’olio friulano affronta una stagione difficile, ma la qualità rimane eccellente

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Oliveti nella pianura friulana
Oliveti nella pianura friulana

Il 2023 sarà ricordato dagli olivicoltori del Friuli-Venezia Giulia come un anno nero per la produzione di olive. La resa produttiva ha registrato un calo superiore al 50% rispetto alla media, a causa di condizioni climatiche avverse che hanno segnato tutte le fasi del ciclo produttivo. Nonostante ciò, la qualità dell’olio extravergine d’oliva rimane eccellente, confermando l’impegno dei produttori nel fronteggiare le difficoltà.

Gli effetti del clima: una primavera sfavorevole

Ellis Tomasin, olivicoltore di Castions di Strada, racconta come le intense piogge primaverili e le bombe d’acqua abbiano ostacolato la fioritura e l’impollinazione, compromettendo la formazione delle olive. «A settembre, il freddo anticipato ha rallentato la crescita delle drupe – spiega Tomasin – ma le alte temperature di novembre hanno parzialmente salvato il raccolto. Anche se la quantità è stata ridotta, la qualità dell’olio ottenuto è ottima».

Pioggia e raccolta: una sfida costante

Situazione simile anche a Susans di Majano, come conferma Barbara Giacomuzzi: «La raccolta è stata complicata dalle abbondanti piogge autunnali, che hanno ulteriormente abbassato la resa in olio. Tuttavia, un attento controllo delle fitopatie ci ha permesso di garantire una qualità elevata».

La rarità dell’olio friulano: un valore da tutelare

Alberto Vendrame, giovane di Confagricoltura FVG, sottolinea l’importanza di valorizzare il prodotto regionale: «Quest’anno, l’olio extravergine italiano e friulano è un bene raro e prezioso. In un contesto produttivo falcidiato da eventi climatici estremi, è essenziale contrastare le speculazioni e garantire il giusto riconoscimento economico lungo tutta la filiera».

Vendrame richiama anche l’attenzione sulla necessità di maggiori controlli sugli oli di importazione, per verificarne l’origine e la qualità, e di una corretta informazione al consumatore. «Solo così possiamo proteggere il nostro olio evo e incentivare il suo sviluppo».

La produzione regionale in numeri

Il Friuli-Venezia Giulia conta circa 100 produttori professionali che gestiscono 300 ettari di uliveto, prevalentemente concentrati nella provincia di Udine, la più olivicola della regione. La produzione media si attesta attorno alle 1.000 tonnellate di drupe, da cui si ricavano circa 140 tonnellate di olio extravergine.

Un futuro da preservare

Di fronte a sfide climatiche sempre più imprevedibili, gli olivicoltori friulani dimostrano un impegno straordinario nel garantire qualità e sostenibilità. Investire nella tutela del prodotto locale e nel controllo della filiera non è solo una necessità, ma un dovere per preservare un’eccellenza che rappresenta un vanto per l’intero territorio.

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