Cronaca & Attualità
Trieste: il Tribunale interviene per proteggere madre e figlio da abusi
Intervento urgente del Tribunale di Trieste grazie alla riforma Cartabia: tutela per una giovane madre e il suo bambino
TRIESTE – In un clima familiare segnato da abusi verbali, dipendenze da sostanze stupefacenti e tensioni quotidiane, il Tribunale di Trieste è intervenuto con un provvedimento d’urgenza per proteggere una giovane madre e il suo bambino di appena un anno. L’uomo, poco più che ventenne, è stato accusato dalla compagna di comportamenti aggressivi e svalutanti, oltre a non aver mai contribuito economicamente alla famiglia.
Il provvedimento di allontanamento
Su disposizione del Giudice, il padre è stato sottoposto a un divieto immediato di avvicinamento alla casa familiare. La decisione, notificata dalle forze dell’ordine, rientra nei cosiddetti provvedimenti “bis 15” della riforma Cartabia, pensati per agire in modo tempestivo in situazioni di emergenza.
In questo caso, l’urgenza è stata dettata dalla necessità di interrompere un pregiudizio imminente e irreparabile a danno della madre e del bambino. L’uomo potrà vedere il figlio solo in presenza degli assistenti sociali, almeno fino a nuove disposizioni giudiziarie.
Una situazione familiare complessa
Il quadro emerso è quello di una convivenza insostenibile, aggravata dalla dipendenza dell’uomo da droghe e alcol. Nonostante in passato avesse avviato percorsi di riabilitazione con il Sert, tali problematiche non sono mai state risolte. Questo, unito alla mancanza di contributi economici e al clima di forte tensione domestica, ha spinto la giovane madre a rivolgersi agli avvocati Giovanna Augusta de’Manzano ed Emanuele Izzotti, che hanno avviato l’iter legale.
La tutela delle vittime al centro del sistema giudiziario
La riforma Cartabia ha introdotto strumenti rapidi ed efficaci per gestire situazioni di violenza e abusi familiari. Come spiegato dall’avvocato de’Manzano, il “bis 15” si sta rivelando un mezzo fondamentale per prevenire ulteriori danni alle vittime.
“La Giustizia sta ora iniziando a muoversi in una direzione più tutelante per le vittime di abusi,” ha dichiarato l’avvocato. “Avere in casa un genitore che abusa di alcol o usa droghe impone senza dubbio un intervento immediato.”
Servizi sociali e un nuovo inizio per la famiglia
Il Giudice ha disposto la presa in carico del nucleo familiare da parte dei servizi sociali, che avranno il compito di monitorare la situazione e presentare una relazione dettagliata. Questo passaggio rappresenta un primo passo verso un nuovo equilibrio per la madre e il bambino, che ora potranno vivere lontani da un ambiente carico di tensioni e instabilità.
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