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Gorizia

Sanità, Monfalcone inaugura il nuovo reparto cardio-pneumo-diabetologico

A Monfalcone inaugurato il reparto cardio-pneumo-diabetologico integrato: un modello multidisciplinare per rispondere ai bisogni crescenti di salute, garantendo continuità tra ospedale e territorio e cure personalizzate per i pazienti cronici

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Il taglio del nastro per il nuovo reparto al San Polo di Monfalcone
Il taglio del nastro per il nuovo reparto al San Polo di Monfalcone

MONFALCONE – Il nuovo reparto cardio-pneumo-diabetologico dell’ospedale San Polo rappresenta un modello di risposta innovativa e multidisciplinare alle necessità crescenti della popolazione. L’inaugurazione del centro, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, segna un passo importante verso una sanità più vicina al territorio e capace di affrontare al meglio la gestione della cronicità.

Un reparto integrato per i nuovi bisogni di salute

Il reparto Cardio-Pneumo-Diabetologico è stato pensato per offrire una presa in carico completa del paziente cronico complesso, superando le tradizionali divisioni tra specialità. L’obiettivo è garantire percorsi dedicati e personalizzati, dall’ospedale al territorio, in un’ottica di continuità assistenziale. Questo approccio porta ad un sensibile miglioramento nell’appropriatezza delle cure, riducendo tempi di attesa ed evitando frammentazioni diagnostiche.

Un momento dell'inaugurazione odierna

Un momento dell’inaugurazione odierna

L’importanza della multidisciplinarità

Unendo sotto lo stesso tetto cardiologia, pneumologia e diabetologia, il nuovo reparto propone un modello di multidisciplinarità, integrando anche il supporto della nefrologia. La formula permette di affrontare i problemi dei pazienti a 360 gradi, assicurando cure mirate e un maggiore scambio di competenze tra i professionisti sanitari. Questa sinergia risponde alla necessità di gestire in maniera ottimale la cronicità, oggi in costante aumento a causa delle dinamiche demografiche.

Un progetto di ampio respiro, dall’ospedale al territorio

La nuova struttura, realizzata con un contributo regionale di 625.000 euro, occupa uno spazio di 550 mq al secondo piano del Corpo “A”. Qui trovano posto ambulatori allestiti con le più moderne attrezzature (ECG, Ecocardio, test da sforzo), una palestra per la riabilitazione pneumologica, locali dedicati alla telemedicina, oltre ad aree per segreteria e servizi. L’obiettivo è creare un vero e proprio Dipartimento specialistico territoriale, in continuità con i futuri poli multidisciplinari che sorgeranno a Trieste e Gorizia entro il 2026.

L’assessore Riccardi ha sottolineato che non prendere decisioni oggi significherebbe mettere a rischio l’offerta di salute di domani. Questo nuovo reparto è un esempio di come la giusta strategia organizzativa possa superare la carenza di personale e garantire standard di sicurezza elevati. L’integrazione tra diversi specialisti è la risposta adeguata ai bisogni emergenti della popolazione, confermando la capacità del sistema sanitario regionale di innovare e adattarsi alla domanda di cure sempre più complessa.

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