Trieste
Restauro del Palazzo delle Ferrovie: 70 milioni per il futuro di Trieste
Da fine ‘800 a visione contemporanea: un polo internazionale che rilancia turismo, storia e cultura a Trieste
TRIESTE – Entro la primavera del 2025 inizieranno i lavori di restauro e ristrutturazione del Palazzo delle Ferrovie dello Stato a Trieste, in Piazza Vittorio Veneto, per concludersi nella primavera del 2027. Un intervento ambizioso, annunciato dalla Pvv Investments, la società che ha acquisito l’immobile nel 2020 per oltre 10 milioni di euro, e che ora ha ottenuto il permesso di costruire. L’idea è trasformare l’antico edificio in una struttura ricettiva 4 Stelle Superior di livello lifestyle, affidata al brand internazionale 25Hours, con 175 camere e servizi di alto profilo. Un’operazione che punta a riportare Trieste tra le principali mete turistiche e culturali dell’Adriatico.
Funzioni miste e servizi per la città
Il progetto prevede la realizzazione di 73 unità abitative, destinate sia all’uso residenziale sia a quello turistico, oltre a spazi commerciali e terziari. L’offerta sarà arricchita da un’ampia zona fitness & spa, dotata di piscina, pensata non solo per gli ospiti dell’hotel, ma anche per il pubblico cittadino, creando un legame tra la struttura e il tessuto urbano di Trieste. L’investimento, che ammonta a circa 70 milioni di euro, includerà un contributo di 1.647.592,87 euro per gli oneri di urbanizzazione e 178mila euro per il costo di costruzione. Questa ingente operazione immobiliare non porterà solo nuova linfa economica, ma anche opportunità professionali, con 120 nuovi posti di lavoro diretti e ulteriori 50 indiretti, a beneficio del territorio.
Un viaggio tra Oriente e Occidente
La ristrutturazione, progettata dall’architetto Luciano Parenti (Studio Parenti, Venezia), con il concept interno a cura dello studio di Interior Design BWM di Vienna, si ispira ai fasti di fine ‘800, quando Trieste era un nodo cruciale di collegamenti internazionali, persino con New York e Shanghai. Il nuovo hotel sarà un vero viaggio tematico, evocando i collegamenti tra Estremo Oriente ed Estremo Occidente, passando per la città giuliana. Ambienti, decorazioni e allestimenti richiameranno l’antica vocazione cosmopolita di Trieste, restituendo agli ospiti l’atmosfera di un tempo in cui la città era porta d’accesso verso mondi lontani e fervidi scambi culturali.
Riscoprire la Galleria delle Carrozze e il vecchio Cinematografo
Un punto di forza del progetto è la riapertura della storica “Galleria delle Carrozze”, un passaggio pedonale coperto che collega Via Roma a Via Filzi. Chiuso da tempo, tornerà a essere un luogo di attraversamento urbano, invitando cittadini e turisti a esplorare i nuovi spazi. Inoltre, sarà riqualificato l’antico Cinematografo, in disuso da decenni, che si trasformerà in una sala polifunzionale a disposizione non solo dell’hotel, ma dell’intera comunità, con la possibilità di ospitare eventi, proiezioni, conferenze e incontri culturali.
Piazza Vittorio Veneto: un nuovo polo di aggregazione
Non meno rilevante è l’attenzione verso la Piazza Vittorio Veneto, che beneficerà di interventi mirati a migliorare accessibilità e fruibilità. Tra le proposte spiccano il recupero in chiave valorizzante della Fontana dei Tritoni, l’introduzione di nuove aree verdi, e l’adozione di soluzioni che favoriscano la sosta e l’interazione sociale. L’obiettivo è restituire alla città uno spazio di aggregazione, un punto d’incontro fra passato e presente, in cui l’architettura storica si coniuga con esigenze moderne.
Dialogo con Comune e Soprintendenza
Il progetto sta crescendo in sinergia con gli uffici comunali e la Soprintendenza, il cui dialogo continuo garantisce il rispetto delle caratteristiche storiche e architettoniche dell’immobile. La cura del dettaglio e l’attenzione alla conservazione del patrimonio, unite a una visione innovativa, segneranno una nuova era per il Palazzo, trasformandolo in un fulcro vitale di turismo, cultura, benessere e vivacità economica.
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