Cronaca & Attualità
Tragedia del 14 agosto 2021: assolto l’autista del bus
La sentenza del giudice solleva il conducente dell’autobus dall’accusa di omicidio colposo per l’incidente del 14 agosto 2021
TRIESTE – È arrivata la sentenza definitiva per il conducente di Trieste Trasporti che guidava l’autobus coinvolto nel tragico incidente del 14 agosto 2021, in cui perse la vita una scooterista di appena 19 anni. Il giudice Alessio Tassan ha pronunciato l’assoluzione con formula “perché il fatto non costituisce reato“. La decisione, emessa nell’udienza di mercoledì 18 dicembre, ha accolto la richiesta della Pm Lucia Baldovin.
La dinamica dei fatti
La tragedia avvenne nelle prime ore del mattino, intorno alle 4:30, in piazza Dalmazia. La giovane scooterista, in sella insieme al fidanzato, proveniva da via Filzi. Secondo le ricostruzioni, lo scooter non avrebbe rispettato la precedenza mentre l’autobus procedeva da via Ghega verso via Carducci. Lo scontro fu violentissimo, colpendo la parte anteriore destra del mezzo pubblico. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del conducente e successivamente del 118, per la ragazza non ci fu nulla da fare. Il passeggero riportò solo contusioni.
La battaglia giudiziaria
Inizialmente, il Pm aveva richiesto l’archiviazione del caso. Tuttavia, l’opposizione delle famiglie portò il Gip Luigi Dainotti a disporre l’imputazione coattiva del conducente. I familiari della 19enne si sono costituiti parte civile e sono stati rappresentati dagli avvocati Riccardo Seibold, Claudio Vergine e Guido Fabbretti. L’autista è stato invece difeso dall’avvocato William Crivellari.
Le argomentazioni della difesa
L’avvocato Crivellari ha evidenziato come la polizia non avesse rilevato alcuna infrazione da parte del conducente. “È stato dimostrato che lo scooter non ha rispettato la precedenza e procedeva a una velocità non adeguata,” ha spiegato il legale. Ha inoltre sottolineato che il sinistro era inevitabile: “Dal momento in cui lo scooter è comparso allo scontro sono passati 0,64 secondi, un tempo inferiore al minimo di reazione, pari a un secondo.”
La reazione dei familiari
L’avvocato Seibold, rappresentante dei familiari della giovane vittima, ha manifestato profonda amarezza per l’esito: “È molto ingiusto quello che è accaduto a questa ragazza. Questa vicenda nasce con una richiesta di archiviazione e si conclude con un’imputazione coattiva. Non ci fermeremo qui e sicuramente ricorreremo in appello.”
Per quanto riguarda il ferimento del passeggero dello scooter, il giudice ha dichiarato il non doversi procedere, in quanto non è stata presentata alcuna denuncia.
Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook
You must be logged in to post a comment Login