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Delfino bloccato in laguna: le incredibili ore del salvataggio

La straordinaria operazione di salvataggio che ha coinvolto vigili del fuoco, veterinari e volontari in laguna

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Delfino salvataggio delfino
Delfino ( © Depositphotos)

È stata una mattinata di apprensione quella di lunedì 6 gennaio, quando nella laguna tra Lignano e Marano Lagunare è arrivata la segnalazione di un delfino bloccato in una secca. L’episodio, che inizialmente sembrava potersi risolvere in breve tempo, si è invece protratto per diverse ore, impegnando due squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Lignano in un’operazione di soccorso tutt’altro che semplice. L’intervento è iniziato poco dopo le 9 del mattino e si è concluso intorno alle 15.30, quando il mammifero marino è stato finalmente liberato in mare aperto.

La segnalazione e la scoperta

Tutto è cominciato quando, all’alba del giorno dell’Epifania, è giunta la segnalazione della presenza di un delfino in evidente difficoltà, incapace di muoversi al di fuori della secca in cui era rimasto intrappolato. Tempestivamente, i Vigili del Fuoco di Lignano hanno raggiunto la zona per verificare la situazione. Una volta individuato il cetaceo, gli operatori hanno constatato che l’animale non riusciva in alcun modo a liberarsi da solo. Da qui, la necessità di un piano di recupero immediato, che ha coinvolto anche veterinari e volontari specializzati.

L’intervento dei Vigili del Fuoco

La prima fase dell’operazione si è concentrata nel raggiungere fisicamente l’animale, prestando la massima attenzione a non provocare stress o danni al delfino. I pompieri, coadiuvati da personale esperto, hanno impiegato barelle galleggianti studiate appositamente per il soccorso di animali di grandi dimensioni in ambiente acquatico. Con pazienza e perizia, sono riusciti a posizionare il delfino sulla barella, evitando movimenti bruschi che avrebbero potuto spaventarlo ulteriormente. Nel frattempo, le operazioni sono state coordinate da terra per garantire la massima sicurezza a tutti gli addetti ai lavori.

Sinergia tra scienza e volontariato

Durante il salvataggio, si è rivelato cruciale il contributo di diverse realtà: non solo i Vigili del Fuoco, ma anche i veterinari del WWF Area Marina Protetta di Miramare, il dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione dell’Università degli Studi di Padova, l’associazione DelTA (Delfini e Tartarughe Alto Adriatico), la cooperativa di ricerca Shoreline di Padriciano e l’associazione Morigenos della Slovenia. Questa collaborazione ha consentito di monitorare costantemente lo stato di salute del delfino, sottoponendolo a visite veterinarie preliminari per accertare che non avesse subito ferite significative. La presenza di professionisti specializzati ha garantito che ogni azione di soccorso fosse compiuta nel rispetto delle esigenze dell’animale.

Verso il mare aperto

Una volta sollevato il delfino e verificato che fosse in condizioni idonee, la fase successiva è stata quella del trasporto. Con estrema cautela, il personale qualificato ha posizionato la barella su un’imbarcazione, diretta verso le acque più profonde. Questo tragitto non è stato privo di difficoltà, data la necessità di mantenere il delfino costantemente idratato e di evitare ogni tipo di trauma durante lo spostamento. Giunti in prossimità del mare aperto, i soccorritori hanno rilasciato il mammifero in un’area sicura, lontana dalla secca e con correnti favorevoli. Il delfino ha ripreso a nuotare quasi immediatamente, dando prova di essersi ripreso dallo stress dell’intrappolamento.

Un lieto fine e una lezione da imparare

La liberazione del delfino è stata accolta con sollievo e entusiasmo da tutti coloro che hanno partecipato al salvataggio. L’operazione congiunta ha messo in luce la grande importanza della collaborazione fra diverse istituzioni e realtà associative del territorio, dimostrando come la tutela della fauna marina richieda impegno e competenze eterogenee. Situazioni come questa ricordano quanto sia necessario proteggere gli ecosistemi marini, specialmente in zone delicate come la laguna friulana, e incoraggiano a proseguire su questa strada, promuovendo sensibilizzazione e azioni concrete a difesa degli animali.

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