Regione FVG
Fedriga e Riccardi al fianco dei medici: più risorse contro il cancro
La Regione punta a un futuro sanitario migliore, con un piano oncologico condiviso e risorse adeguate per i cittadini del Friuli-Venezia Giulia
Un incontro costruttivo e ricco di spunti: è così che il governatore Massimiliano Fedriga ha definito il recente dialogo con i professionisti dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo). All’appuntamento, svoltosi a Trieste, ha preso parte anche l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi. Al centro dei colloqui, la volontà di consolidare un sistema sanitario che risponda sempre meglio alle esigenze dei cittadini, grazie a una rete oncologica più efficiente e a una maggiore collaborazione tra gli operatori.
La necessità di lasciare la politica fuori dalle scelte tecniche
Durante il dialogo, il governatore Fedriga ha sottolineato la necessità di evitare strumentalizzazioni e di tenere la politica lontana dalle scelte squisitamente tecniche. Solo i professionisti sanitari sono in grado di definire le migliori soluzioni per la salute dei cittadini, a garanzia di un percorso clinico efficace e di qualità. In quest’ottica, la Regione si è assunta la responsabilità di promuovere decisioni a lungo termine, con l’obiettivo di consegnare alle future generazioni un sistema di cure più solido e al passo con le nuove sfide.
Una sanità regionale da rilanciare
Il Friuli-Venezia Giulia può contare su una tradizione di eccellenza in ambito sanitario, ma negli ultimi decenni è mancata una visione strategica per lo sviluppo della rete oncologica. Secondo Fedriga, proprio per questo è necessario intervenire ora, mettendo in campo piani ambiziosi che potrebbero vedere i risultati più tangibili solo negli anni a venire. Tale scelta non si ferma alla mera pianificazione: la Regione ha infatti confermato di aver aumentato le risorse a disposizione delle Aziende sanitarie, così da fornire gli strumenti economici e organizzativi adeguati ai professionisti.
Il ruolo del direttore a scavalco
Tra le novità, è stata accolta con favore la nomina di un direttore a scavalco tra l’Asfo e il Centro di Riferimento Oncologico (Cro) di Aviano, elemento fondamentale per potenziare il lavoro in rete. Questa figura dirigenziale avrà il compito di coordinare i percorsi diagnostici e terapeutici, ottimizzando l’offerta dei servizi oncologici e garantendo uno scambio di competenze costante. Le richieste dei professionisti dell’Azienda, espresse anche in una lettera inviata alla Regione, saranno vagliate negli organismi di prossima istituzione previsti dal Piano oncologico regionale.
Tavoli tecnici e partecipazione attiva
Fondamentale, in questo processo, sarà il ruolo dei tavoli tecnici, dove i professionisti potranno contribuire alla definizione dei programmi e delle priorità. L’approvazione del documento che andrà a delineare la rete oncologica in Friuli-Venezia Giulia avverrà proprio grazie a momenti di confronto aperto e strutturato. Gli operatori sanitari diventano così protagonisti di un percorso partecipato, in grado di rendere più agile e trasparente l’implementazione delle decisioni prese a livello regionale.
Risorse già pronte per le aziende sanitarie
«La nostra intenzione – ha ribadito Fedriga – è di fornire alle Aziende risorse adeguate e di assicurare la sostenibilità degli interventi, perché le decisioni di oggi possano tradursi in una migliore qualità di vita e di cura per tutti i cittadini». L’assessore Riccardi, dal canto suo, ha confermato l’impegno di destinare ulteriori fondi al miglioramento delle infrastrutture e all’incremento del personale specializzato, così da rispondere alle domande crescenti di assistenza.
Il ringraziamento a Fasola e il Piano oncologico
Un riconoscimento particolare è stato espresso dall’assessore Riccardi nei confronti di Gianpiero Fasola, chiamato a guidare la costruzione del Piano oncologico regionale. Il suo compito è quello di proporre soluzioni capaci di rendere più organica e uniforme la risposta sanitaria su tutto il territorio, fornendo linee guida all’avanguardia e omogenee. Fedriga e Riccardi hanno sottolineato come la partecipazione dei professionisti sarà determinante per individuare le priorità cliniche e le strategie di intervento.
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