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Economia & Lavoro

Lavoro in FVG a gennaio 2025: crescono i servizi, industria in affanno

A gennaio 2025, il lavoro in Fvg vede luci e ombre: i servizi crescono del +5%, trainati da turismo e costruzioni, mentre l’industria cala del -14,1%. Persistono mismatch e carenza di candidati qualificati, con 5.600 assunzioni difficili da coprire

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Mercato del lavoro
Mercato del lavoro (© Depositphotos)

A gennaio 2025, il mercato del lavoro in Friuli-Venezia Giulia si presenta con luci e ombre. Il settore dei servizi registra un incremento delle assunzioni del +5% rispetto allo scorso anno, mentre il comparto industriale continua a mostrare segnali di difficoltà. È quanto emerge dal report mensile Excelsior-Unioncamere, elaborato dal Centro Studi della Camera di Commercio di Pordenone-Udine.

Il settore servizi, traino del mercato del lavoro

I servizi confermano il loro ruolo di punta nella domanda occupazionale regionale. Le aziende del settore prevedono 6.340 assunzioni nel mese, con un aumento del +5% su base annua.

  • I servizi alle imprese stimano 2.530 ingressi lavorativi (+3,7%);
  • Il settore turistico mostra un incremento significativo con 1.240 nuove assunzioni, ovvero +8,8% rispetto a gennaio 2024.

Il comparto delle costruzioni contribuisce positivamente al panorama lavorativo, con una crescita del +1,2% delle assunzioni.

L’industria con difficoltà persistenti

Il settore industriale in Friuli-Venezia Giulia mostra segnali di difficoltà, con una contrazione delle previsioni di assunzione pari al -14,1% rispetto a gennaio 2024. In particolare, le industrie manifatturiere e le public utilities programmano 2.930 nuovi contratti, registrando un calo del -17,7%. Unica eccezione positiva è rappresentata dal comparto delle costruzioni, che continua a mostrare una certa stabilità con un incremento delle assunzioni dell’+1,2%. Nel trimestre gennaio-marzo, le assunzioni complessive nell’industria scendono ulteriormente a 9.640, segnando un calo del -14,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Mismatch tra domanda e offerta di lavoro

Uno dei problemi principali rimane il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Circa 5.600 delle 10.130 assunzioni programmate risultano difficili da coprire:

  • Professioni intellettuali e scientifiche: analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (95,7% di difficoltà di reperimento);
  • Tecnici specializzati: distribuzione commerciale (82,5%), tecnici della salute (79,4%);
  • Operai specializzati: addetti alle costruzioni (84,9%) e operai per macchine automatiche (82,4%).

La carenza di candidati qualificati, che pesa per il 55,1% delle difficoltà totali, evidenzia la necessità di politiche formative mirate.

Caratteristiche delle assunzioni

Le previsioni occupazionali per gennaio 2025 indicano una diversificazione dei requisiti richiesti dalle imprese. Il 14,4% delle ricerche di personale si rivolge a candidati con laurea, mentre il 27,3% è indirizzato a diplomati e il 39% a chi possiede una qualifica professionale. Solo una minima parte, pari al 2%, riguarda i diplomati ITS Academy. Le aziende mostrano un particolare interesse per i giovani sotto i 30 anni, che rappresentano il 28% delle assunzioni previste, e per il personale immigrato, che costituisce il 21% delle assunzioni programmate.

Commento del presidente Da Pozzo

Secondo Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, «l’industria sta attraversando un periodo complesso, influenzato da fattori geopolitici e geoeconomici. Tuttavia, il dato positivo dei servizi e del turismo rappresenta un segnale importante per il nostro territorio e il suo indotto».

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