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Madre trattiene figlio in Brasile: avvia processo a Trieste

Una madre trattiene in Brasile il figlio nonostante la sentenza della Cassazione: il caso apre un nuovo processo a Trieste.

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Tribunale - Sottrazione di minore Trieste
Tribunale ( © Depositphotos)

Trieste si trova nuovamente al centro dell’attenzione giudiziaria per un caso di sottrazione di minore. Una donna ha trattenuto il figlio minorenne in Brasile nonostante la Cassazione abbia disposto l’affidamento al padre residente a Trieste. Questo episodio ha portato all’apertura di un nuovo processo legale.

L’assenza alla seduta e il rinvio a luglio

La madre, attualmente in Brasile insieme al bambino, non era presente all’ultima udienza tenutasi venerdì 10 gennaio. Il giudice monocratico e presidente del Tribunale di Trieste, Igor Maria Rifiorati, ha deciso di rinviare la seduta al prossimo luglio per effettuare ulteriori ricerche sulla posizione della donna e del minore.

Le figure in aula e le dichiarazioni legali

Durante l’udienza erano presenti la Procura della Repubblica, rappresentata dalla Pm Lucia Baldovin in sostituzione della dottoressa Maddalena Chergia, e l’avvocato difensore d’ufficio della donna, Matteo di Bari. Di Bari ha dichiarato di non essere in contatto con la sua cliente, complicando ulteriormente la situazione legale.

Il padre, titolare della responsabilità genitoriale e parte offesa nel procedimento, è difeso dall’avvocato Claudio Vergine. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di far rispettare la sentenza della Cassazione per garantire il benessere del minore.

Le conseguenze legali della sottrazione di minore

Secondo la normativa vigente, la sottrazione di un minore di 14 anni può comportare una pena da uno a tre anni di reclusione. In questo caso, la madre potrebbe affrontare tali conseguenze qualora il processo confermasse la sua responsabilità nella trattenuta del figlio in Brasile.

Una storia giudiziaria complessa

La vicenda ha attraversato tre gradi di giudizio. In primo grado, il Tribunale di Trieste aveva affidato il bambino al padre. Successivamente, la Corte d’Appello aveva autorizzato la madre a trasferire la residenza del figlio in Brasile. Tuttavia, la sentenza della Cassazione nel giugno 2023 ha ribaltato questa decisione, assegnando nuovamente l’affidamento al padre.

Nonostante ciò, la donna ha continuato a trattenere il figlio nel paese d’origine, spingendo il padre a sporte querela. Le indagini, inizialmente coordinate dalla Pm Chergia, hanno portato alla rinviazione del caso a luglio per ulteriori accertamenti.

Il fenomeno delle sottrazioni di minori a Trieste

Secondo fonti interne, le sottrazioni di minori non sono infrequenti a Trieste. Un caso rilevante è avvenuto alcuni anni fa, quando una tredicenne fu trattenuta dal padre in Tunisia dopo un viaggio apparentemente di piacere. Questo tipo di episodi evidenzia la necessità di misure più efficaci per prevenire e gestire tali situazioni.

Il futuro del processo

Con la prossima udienza fissata a luglio, si attende di vedere come si svilupperà il caso e quali saranno le decisioni finali riguardo alla custodia del minore. Il giudice Rifiorati dovrà valutare le nuove prove e le dichiarazioni delle parti coinvolte per giungere a una risoluzione equa e conforme alla legge.

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