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Zone rosse fino a marzo: Trieste dichiara guerra al crimine

Da oggi, 20 gennaio, Trieste adotta nuove misure di sicurezza con tre zone rosse per contrastare criminalità e comportamenti molesti.

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Polizia Locale
Polizia Locale ( © Depositphotos)

A partire da oggi, 20 gennaio 2025, Trieste si adegua a un nuovo regime di sicurezza con l’istituzione di tre zone rosse, come stabilito dal prefetto Pietro Signoriello durante l’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le misure resteranno in vigore fino al 31 marzo 2025 e prevedono il divieto di stazionamento per soggetti ritenuti pericolosi o molesti in aree strategiche della città.

Aree interessate dalle nuove restrizioni

Le tre zone rosse includono aree centrali di Trieste, note per episodi di criminalità e degrado:

  • Zona 1: dall’iconico Molo Audace a Riva III Novembre, passando per piazza Verdi e via Einaudi.
  • Zona 2: coinvolge piazza Libertà, la stazione ferroviaria e le principali vie limitrofe.
  • Zona 3: comprende piazza Garibaldi, piazza Goldoni, largo Barriera e aree adiacenti come via Carducci e scala dei Giganti.

Ogni zona è stata delimitata con precisione per facilitare i controlli e garantire un’efficace applicazione delle nuove regole.

Chi è interessato dal provvedimento?

L’ordinanza è rivolta a individui già segnalati per reati specifici, come:

  • Spaccio di stupefacenti;
  • Furto, rapina e danneggiamento;
  • Violenza contro la persona;
  • Invasione di terreni o edifici;
  • Detenzione e porto abusivo di armi.

L’obiettivo è impedire la presenza di persone potenzialmente pericolose nelle aree più frequentate della città, migliorando la percezione di sicurezza dei cittadini e dei turisti.

Controlli intensificati sul territorio

Per garantire il rispetto delle restrizioni, il prefetto ha disposto un aumento dei servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine. Pattuglie di polizia saranno operative soprattutto nelle fasce orarie pomeridiane e serali, con una presenza mirata nei punti più sensibili. La questura di Trieste coordinerà le attività, adottando un approccio flessibile per affrontare eventuali criticità.

Una risposta alle criticità urbane

Negli ultimi anni, Trieste ha affrontato episodi di degrado urbano e criminalità, soprattutto nelle zone ora interessate dalle misure straordinarie. L’istituzione delle zone rosse rappresenta un passo deciso verso il miglioramento delle condizioni di vivibilità urbana, rispondendo alle preoccupazioni espresse da residenti e commercianti.

Reazioni della città

L’ordinanza ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, molti cittadini plaudono all’iniziativa, sperando in una maggiore sicurezza e decoro urbano. Dall’altro, alcuni sollevano dubbi sull’efficacia del provvedimento e sui rischi di spostare il problema in altre aree non coperte dalle restrizioni.

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