Cronaca & Attualità
Truffa a Trieste: coppia raggirata con un falso appartamento in centro
Trieste, truffa immobiliare: coppia raggirata con un finto appartamento in centro. Indagini in corso
“Ho io un appartamento per voi, dovete darmi sei mesi come caparra”. Inizia così l’ennesima truffa che ha colpito una coppia di Trieste, desiderosa di trovare un’abitazione.
La mattina del 14 gennaio, in pieno Borgo Teresiano, Elsa e Riccardo vengono avvicinati da una conoscente, Deborah (nome di fantasia), che offre loro un contatto per un appartamento. Pieni di speranza, accettano. Ma quella che sembrava un’occasione si trasforma presto in un incubo.
L’incontro in via Settefontane
Il 15 gennaio, Elsa e Riccardo si incontrano con Maurizio, l’uomo che dovrebbe affittare l’appartamento, in un bar di via Settefontane. “L’appartamento è in via Ghirlandaio 27, ma servono 3000 euro di caparra”, spiega l’uomo.
La coppia riesce a negoziare la somma a 1600 euro, che consegna immediatamente. Maurizio offre un mazzo di chiavi e propone di accompagnarli davanti all’abitazione. Tutto sembra regolare, ma è solo l’inizio del raggiro.
L’attesa che svela l’inganno
Arrivati al civico 27 di via Ghirlandaio, Maurizio si allontana con la scusa di aver dimenticato il cellulare. Promette che una donna arriverà per mostrare loro l’appartamento. Passano le ore, ma nessuno si presenta. Maurizio non risponde al telefono e nemmeno Deborah è reperibile.
Nel frattempo, Elsa e Riccardo notano dettagli sospetti: la dichiarazione di residenza fornita da Maurizio è scritta male, con errori nei nomi delle vie e un tratto di scrittura poco leggibile. “Forse ci hanno ingannati”, cominciano a sospettare.
La denuncia ai carabinieri
Alle 14:04, Elsa si trova davanti a un vicebrigadiere dei carabinieri del Comando provinciale di via dell’Istria. Racconta l’accaduto e descrive Maurizio come “alto, magro, con barba brizzolata e capelli castani”. Anche Deborah risulta irreperibile.
La coppia presenta una denuncia ufficiale per truffa, affidando le indagini ai militari dell’Arma. Elsa e Riccardo restano senza appartamento e senza i 1600 euro consegnati.
Un monito per i cittadini
Questa vicenda è un amaro promemoria: mai consegnare denaro senza verificare l’autenticità dell’offerta. In caso di dubbi, contattate il 112 o rivolgetevi alla pattuglia di forze dell’ordine più vicina. La prudenza è la migliore alleata per evitare simili raggiri.
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