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Cronaca & Attualità

Viabilità transfrontaliera, sabato 25 gennaio riapre il Passo Monte Croce

Dopo la frana dicembre 2023, riapre sabato 25 gennaio il Passo Monte Croce Carnico con restrizioni. Tre varianti allo studio e decisione definitiva entro l’anno

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L'assessore regionale Cristina Amirante all'incontro organizzato in Carinzia sul futuro della viabilità di Monte Croce Carnico
L'assessore regionale Cristina Amirante all'incontro organizzato in Carinzia sul futuro della viabilità di Monte Croce Carnico

Dopo la grave frana di dicembre 2023, la strada di Passo Monte Croce Carnico riaprirà, con limitazioni, a partire da sabato 25. La notizia arriva dall’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, in seguito all’incontro pubblico tenutosi a Kotschach-Mauthen, in Carinzia, e trasmesso su Orf Radio Kàrten. L’obiettivo è garantire un collegamento essenziale tra Friuli-Venezia Giulia e Carinzia, seppur in modalità di senso unico alternato e con orari stabiliti.

Interventi e condizioni di sicurezza

Durante l’incontro, è stato spiegato come si è intervenuti per il ripristino dell’area colpita dalla frana e quali misure consentiranno una riapertura temporanea in sicurezza. La prospettiva è di giungere a una riattivazione completa della viabilità entro la metà di aprile, superando le criticità attuali e consentendo il passaggio più agevole soprattutto nei mesi primaverili, quando la neve e il ghiaccio lasceranno il posto a condizioni più favorevoli.

Tre ipotesi per il futuro

Al centro del dibattito, le tre possibili soluzioni per il futuro assetto viario di Passo Monte Croce Carnico:

  1. Variante esterna con due tracciati differenti,
  2. Traforo di base,
  3. Traforo in quota.
    Secondo l’assessore Amirante, tutte le ipotesi sono fattibili e sono il risultato di un approfondito lavoro tecnico realizzato in condivisione con Land Carinzia, Ministero dei Trasporti e Anas.

Coinvolgimento dei territori

La Regione Friuli-Venezia Giulia non ha ancora espresso una preferenza tra le tre varianti, puntando invece a una soluzione condivisa con le comunità locali di entrambe le aree di confine. L’obiettivo è garantire sicurezza stradale in ogni periodo dell’anno, ridurre al minimo le chiusure invernali e preservare la vocazione turistica dell’area, evitando il traffico pesante non necessario.

Scadenza entro l’anno

La decisione definitiva sulla variante da adottare è prevista entro il 2025, con la prospettiva di reperire finanziamenti a tutti i livelli, compresa l’Unione europea e i Governi di Italia e Austria, oltre al sostegno delle due Regioni. In questo modo, si punta alla realizzazione di un’opera strategica per l’intero territorio transfrontaliero, in grado di rafforzare i legami economici, sociali e turistici tra Friuli-Venezia Giulia e Carinzia.

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