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Salute

Dalla scuola alla sala operatoria: l’esperienza unica degli studenti di Udine

Un progetto innovativo consente agli studenti di assistere a interventi chirurgici, aiutandoli a comprendere meglio il mondo della medicina

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Sala operatoria
Sala operatoria ( © Depositphotos)

Diventare medico non è solo una questione di studio, ma anche di vocazione e dedizione. Per aiutare i giovani ad avvicinarsi alla professione, l’Azienda sanitaria, in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Udine, ha lanciato l’iniziativa “Studenti in prima linea“. Questo progetto offre agli studenti delle scuole superiori la possibilità di assistere direttamente a interventi chirurgici, un’opportunità unica a livello nazionale.

L’origine del progetto

“Studenti in prima linea” nasce come evoluzione del percorso “Curvatura biomedica“, attivato da alcuni anni nei licei scientifici Copernico e Marinelli di Udine. Dal 2017, il dottor Mario Da Porto ha avviato l’iniziativa, successivamente portata avanti dal dottor Guido Cappelletto dal 2021. Medici volontari tengono lezioni di medicina nelle scuole, preparando gli studenti a esperienze concrete sul campo.

Dalla teoria alla pratica: l’esperienza in sala operatoria

A giugno 2024, tre studenti delle quinte superiori hanno avuto l’opportunità di assistere a un trapianto di rene presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. L’iniziativa è stata ripetuta a dicembre per due ragazzi delle quarte superiori. La partecipazione delle associazioni regionali dei trapiantati ha reso possibile la realizzazione di un progetto che punta alla formazione e alla sensibilizzazione sulla donazione degli organi.

Il sogno di Francesca: dalla scuola all’università

Tra gli studenti coinvolti c’è Francesca Venturini, oggi al primo anno di Medicina e Chirurgia all’Università di Udine. “È stata un’esperienza unica che ha confermato la mia passione per la medicina”, racconta Francesca. “Entrare in una sala operatoria, vedere il lavoro di squadra tra medici e infermieri, capire l’importanza di ogni gesto mi ha permesso di vedere con occhi diversi questa professione”.

L’emozione di un intervento dal vivo

Francesca descrive con entusiasmo il momento più emozionante: “Quando il chirurgo ha rimosso il clampaggio dei vasi sanguigni del rene trapiantato e l’organo ha ripreso a funzionare, ho capito davvero il significato della rinascita. Grazie alla generosità del donatore, il paziente poteva iniziare una nuova vita”.

Una scelta consapevole per il futuro

L’iniziativa ha un impatto profondo sugli studenti, aiutandoli a prendere decisioni consapevoli sul loro futuro. “Capire cosa significhi davvero fare il medico è essenziale prima di intraprendere un percorso di studi così impegnativo”, sottolinea Francesca. “Nel mio caso, la passione per la medicina nasce in famiglia: mio padre è medico e mia madre ostetrica. Ma vedere la realtà della professione con i miei occhi è stato fondamentale”.

Un modello da seguire

“Studenti in prima linea” rappresenta un esempio virtuoso di formazione sul campo. Il successo del progetto dimostra che esperienze dirette e concrete possono fare la differenza nelle scelte di vita dei giovani. Con l’impegno di istituzioni, medici e associazioni, il futuro della medicina potrebbe contare su nuove generazioni di professionisti più preparati e consapevoli.

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