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L’Udinese torna a vincere in casa: battuto un Venezia coriaceo

Dopo oltre tre mesi di digiuno, l’Udinese ritrova il successo in casa battendo un combattivo Venezia in un match ricco di emozioni e colpi di scena

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Kosta Runjaic, allenatore Udinese Venezia
Kosta Runjaic, allenatore Udinese ( © Depositphotos)

Dopo oltre tre mesi di astinenza, l’Udinese ritrova finalmente la vittoria in casa, superando un tenace Venezia per 3-2. Un successo fondamentale per la squadra di Kosta Runjaic, che ha vissuto settimane difficili tra ritiro e critiche, ma che è riuscita a portare a casa i tre punti grazie a una prova di carattere e determinazione. Il pubblico della Dacia Arena, inizialmente scettico, ha potuto infine applaudire una squadra che, pur tra alti e bassi, ha mostrato voglia di lottare fino all’ultimo minuto.

Primo tempo: equilibrio e poche emozioni

L’inizio della partita non fa presagire un match spettacolare. L’Udinese fatica a imporsi e manca di quella grinta necessaria per sbloccare la gara. Sanchez, schierato da sottopunta, non trova gli spazi giusti, mentre Lucca resta imbrigliato nella difesa avversaria. L’unica vera occasione arriva al 34′ con un tiro di Ekkelenkamp, ben respinto da Joronen. Il Venezia, nonostante l’assenza del leader Pohjanpalo, tiene testa ai padroni di casa con una buona organizzazione difensiva, mostrando una solidità inattesa nonostante le assenze pesanti. I ritmi bassi e la mancanza di precisione rendono il primo tempo poco entusiasmante, con la curva che non nasconde la propria delusione.

Secondo tempo: gol e ribaltamenti di fronte

La ripresa si apre con un’Udinese trasformata. Dopo appena 56 secondi, Lorenzo Lucca porta in vantaggio i bianconeri con un colpo di testa preciso su cross di Kamara, finalmente protagonista con un assist perfetto. Il raddoppio arriva pochi minuti dopo grazie a Lovric, abile a sfruttare una respinta corta del portiere veneziano. Sembra fatta, ma il Venezia non si arrende.

Prima Nicolussi Caviglia, su punizione, e poi Gytkjaer, approfittando di un’uscita maldestra di Sava, riportano il risultato sul 2-2, facendo riaffiorare i fantasmi di rimonte passate. Il Venezia mostra grande spirito di squadra e determinazione, mettendo in difficoltà i bianconeri con una pressione costante e attacchi ben orchestrati. Ma l’Udinese ha ancora un asso nella manica.

Iker Bravo: il gol della vittoria

Quando la partita sembra destinata a un pareggio amaro, ci pensa Iker Bravo a risolvere la situazione. Al 39′, su un’azione travolgente di Solet, Bravo riceve palla in area e con un tocco di classe batte Joronen, regalando il gol della vittoria ai friulani. La sua freddezza sotto porta e la precisione nel tiro hanno fatto la differenza in un momento cruciale. Gli ultimi minuti sono un concentrato di tensione, tra ammonizioni, una rissa sfiorata e un finale al cardiopalma, ma l’Udinese resiste e può finalmente esultare. La Dacia Arena esplode di gioia, con i tifosi che accompagnano la squadra fino al fischio finale con un tifo incessante.

Runjaic respira, Di Francesco chiede rinforzi

Questa vittoria rappresenta una boccata d’ossigeno per Kosta Runjaic, la cui posizione era sempre più in bilico. Il tecnico tedesco ha dimostrato coraggio schierando una formazione offensiva, anche se la squadra ha mostrato ancora limiti evidenti in fase difensiva. Dall’altra parte, Eusebio Di Francesco merita applausi per aver tenuto in partita un Venezia falcidiato dalle assenze. Tuttavia, è chiaro che il tecnico lagunare avrà bisogno di rinforzi dal mercato per competere ad alti livelli. Il mercato invernale potrebbe essere decisivo per le ambizioni di entrambe le squadre.

Un successo che può rilanciare l’Udinese

Con questi tre punti fondamentali, l’Udinese può guardare al futuro con maggiore fiducia. Il ritorno al gol di Lucca, la prestazione di un ritrovato Lovric e la classe di Iker Bravo sono segnali incoraggianti. Ora servirà continuità per risalire la classifica e dare una svolta definitiva alla stagione. La squadra ha dimostrato di saper reagire nei momenti difficili, ma sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione e lavorare sugli aspetti difensivi per evitare cali di tensione che potrebbero compromettere partite future. I tifosi, intanto, possono tornare a sognare.

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