Trieste
Trieste, furto mirato in casa: i ladri conoscevano gli orari della vittima
Cresce l’allarme sicurezza a Trieste: ennesimo furto in appartamento, i ladri agiscono indisturbati in pieno giorno
La scia di furti che sta preoccupando i cittadini di Trieste non sembra arrestarsi. L’ultimo episodio risale al 31 gennaio, quando dei ladri si sono introdotti in un appartamento al quinto piano di un edificio in via Venier, nel cuore del rione di San Giacomo.
Un colpo studiato nei dettagli
Secondo la testimonianza della vittima, il furto sarebbe stato un’azione mirata. L’uomo, rientrato dal lavoro, ha trovato la porta d’ingresso scassinata e parzialmente coperta da una lastra in cartongesso, probabilmente per non destare sospetti. Il danno è stato effettuato utilizzando strumenti come un piede di porco o un martello, stando al parere di un tecnico intervenuto sul posto.
Nonostante in casa fossero presenti oggetti di valore come anelli, collane, un computer e diversi orologi, i ladri si sono concentrati esclusivamente sui contanti custoditi in un salvadanaio, riuscendo a portar via circa 2500 euro.
I ladri travestiti da operai: una tattica sempre più comune
Un dettaglio inquietante emerge dalla testimonianza di una vicina di casa che avrebbe notato due persone “mai viste prima” sul pianerottolo, vestite da operai. Il travestimento ha reso i loro movimenti meno sospetti, soprattutto considerando che nei condomini è frequente la presenza di postini o corrieri.
Inoltre, la pratica di “suonare tutti i citofoni” finché qualcuno non apre la porta d’ingresso del palazzo si conferma un metodo efficace per accedere facilmente agli edifici. A complicare ulteriormente le indagini è l’assenza di telecamere di sorveglianza nella zona, un elemento che avrebbe potuto fornire dettagli cruciali sull’identità dei malviventi.
Allarme sicurezza: cresce la richiesta di porte blindate
Se da un lato l’episodio evidenzia la vulnerabilità di molte abitazioni triestine, dall’altro mostra anche la solidarietà tra cittadini. Uno dei clienti abituali della vittima si è immediatamente attivato per sostituire la porta danneggiata con una nuova porta blindata.
I tecnici di Sistema Casa, l’azienda incaricata dei lavori, confermano un aumento della richiesta di porte blindate e della sostituzione dei cilindri di sicurezza. Questo fenomeno è probabilmente legato alla sensazione di insicurezza generata dai frequenti episodi di microcriminalità che colpiscono la città.
Indagini in corso: i carabinieri cercano indizi
Le indagini sono attualmente affidate ai carabinieri, che stanno raccogliendo testimonianze e cercando eventuali tracce lasciate dai ladri. La speranza è quella di individuare rapidamente i responsabili di questo ennesimo furto, per ridare un senso di sicurezza a un quartiere sempre più preoccupato.
Nel frattempo, i residenti di San Giacomo e di tutta Trieste sono invitati a prestare maggiore attenzione, segnalando movimenti sospetti e adottando misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie abitazioni.
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