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Cronaca & Attualità

No al velo integrale a scuola, il dibattito investe il FVG

L’Assessore all’Istruzione del Friuli-Venezia Giulia, Alessia Rosolen, ribadisce il no al velo integrale nelle scuole. Il niqab, spiega, lede la dignità e i diritti delle donne, richiedendo un urgente intervento politico e legislativo

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Ragazza con velo integrale (niqab) a scuola
Ragazza con velo integrale (niqab) a scuola (© Depositphotos)

L’Assessore regionale all’Istruzione e alla formazione, Alessia Rosolen, ha preso posizione sull’uso del niqab da parte di alcune studentesse all’istituto “Sandro Pertini” di Monfalcone. Con un intervento deciso, ha ribadito che “il velo integrale non è l’espressione di una cultura, ma è lesivo della dignità, della libertà e del rispetto verso le donne”.

L’intervento di Alessia Rosolen

Secondo l’Assessore, è necessario garantire diritti e opportunità a tutte le studentesse, senza eccezioni. Il niqab – ha spiegato – non dovrebbe trovare posto nelle scuole del Friuli-Venezia Giulia, perché gli istituti scolastici sono luoghi di integrazione, confronto e inclusività, valori che il velo integrale rischia di mettere in discussione.

Il caso dell’Istituto Pertini di Monfalcone

La vicenda ha riguardato alcune studentesse dell’istituto Sandro Pertini di Monfalcone. La dirigente scolastica si è trovata a dover affrontare la questione dell’uso del niqab in classe, facendo leva sulle disposizioni vigenti. L’Assessore Rosolen ha sottolineato che “la dirigente del Pertini agisce in base alle norme ed è sulle norme che bisogna intervenire: un invito, quindi, a un adeguamento legislativo più chiaro e risolutivo.

Sicurezza e integrazione come priorità

L’uso del velo integrale è un tema dibattuto non solo in Italia, ma anche in altri Paesi europei e in alcune nazioni a maggioranza musulmana, come Egitto e Tunisia, che hanno optato per limitazioni o divieti, spesso motivati da ragioni di sicurezza. L’Assessore ha evidenziato come queste norme servano a proteggere i diritti delle donne e a garantire pari opportunità, soprattutto all’interno del sistema scolastico, che dovrebbe fungere da luogo di autentica integrazione.

L’urgenza di un intervento legislativo

“È grave parlare di programmi diversificati o prassi speciali per evitare l’abbandono scolastico delle ragazze straniere” – ha aggiunto la Rosolen – perché ciò indica che sotto il niqab si annida un pericolo più grande: limitare il diritto allo studio. L’Assessore ritiene dunque urgente una riflessione politica e, successivamente, legislativa, per definire le modalità di contrasto a ogni forma di discriminazione e mantenere alta l’attenzione su dignità e rispetto.

Il dibattito sul velo integrale nelle scuole rimane aperto: mentre alcuni invocano la libertà di culto e di espressione, altri sottolineano la necessità di salvaguardare i princìpi di uguaglianza, dignità e libertà personale. Le istituzioni del Friuli-Venezia Giulia si interrogano su come assicurare a tutte le studentesse un ambiente inclusivo, capace di valorizzare le differenze senza ledere i diritti fondamentali delle donne e di ogni individuo.

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