Economia & Lavoro
Progetto iNest, sinergia tra università e imprese per frenare la fuga dei cervelli
Il progetto iNest, sostenuto dal Pnrr, unisce Università di Udine e imprese del Friuli-Venezia Giulia in una rete virtuosa. Obiettivo: favorire il trasferimento tecnologico e arginare la fuga dei cervelli, guardando a un futuro sostenibile
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sta avendo un impatto significativo in Friuli-Venezia Giulia, favorendo il dialogo tra ricerca e impresa. È in questo contesto che il progetto iNest, realizzato in collaborazione col Ministero dell’Università e della Ricerca, con Italiadomani e il consorzio iNest, gioca un ruolo fondamentale, creando una rete che punta a valorizzare i risultati delle attività di studio universitario all’interno del tessuto produttivo locale.
L’incontro a Udine e lo stato di avanzamento di iNest
Presso l’auditorium “Sgorlon” dell’Università di Udine, si è svolto il meeting plenario dello Spoke 3 “Green and digital transition for advanced manufacturing technology”, un momento di confronto sul percorso di iNest. Alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca e Università, Alessia Rosolen, del rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, e del presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, sono stati illustrati i progressi del progetto e le prospettive di sviluppo futuro.
Ricerca e imprese, un circolo virtuoso
Secondo l’assessore Rosolen, il Pnrr ha avuto il merito di mettere in relazione gli attori che necessitavano di collaborazione per raggiungere risultati concreti. In particolare, si punta al trasferimento tecnologico e all’innovazione nelle piccole e medie imprese, favorendo la resilienza del territorio di fronte alle crisi di mercato. Questo percorso, già iniziato con i Lab Village e altre iniziative di raccordo tra università ed enti di ricerca, permette di arginare la fuga dei cervelli, dando alle aziende locali la possibilità di crescere attraverso competenze elevate e specializzate.
Capitale umano e sviluppo sostenibile
La Regione Friuli-Venezia Giulia lavora per rendere il percorso avviato dal Pnrr e dal progetto iNest il più duraturo e sostenibile possibile. L’obiettivo è capitalizzare l’esperienza e garantire continuità alle risorse umane e finanziarie investite, trasformando l’eccezionale iniezione di fondi in un’opportunità stabile di sviluppo. Come sottolineato da Rosolen, la sfida principale consiste nel comprendere come far fruttare al meglio il lavoro prezioso svolto in questi anni, in modo da assicurare un futuro solido e competitivo all’intero tessuto produttivo regionale.
Verso il futuro: rafforzare la collaborazione
Con il Pnrr e il progetto iNest, la Friuli-Venezia Giulia ribadisce la volontà di proseguire lungo la strada della collaborazione tra Università, ricercatori e imprese. Grazie a una strategia che guarda alla transizione green e digitale, il territorio si prepara ad affrontare con successo le sfide del domani, puntando su competenze di alto profilo e su un sistema capace di innovare e crescere in modo sostenibile.
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