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Gorgo di Latisana ricorda l’eroico sacrificio dell’appuntato Enea Codotto

Ieri a Gorgo di Latisana si è commemorato l’appuntato Enea Codotto, Medaglia d’oro al valor militare, ucciso nel 1981 da terroristi. Il vicegovernatore Anzil ha ricordato l’importanza di riscoprire il senso di appartenenza allo Stato

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Un momento della cerimonia in memoria del carabiniere Enea Codotto a Gorgo di Latisana
Un momento della cerimonia in memoria del carabiniere Enea Codotto a Gorgo di Latisana

Si è svolta ieri, 5 febbraio, a Gorgo di Latisana la cerimonia in memoria dell’appuntato dei Carabinieri Enea Codotto, originario del luogo e insignito della Medaglia d’oro al valor militare. A 44 anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Padova nel 1981 insieme al collega Luigi Maronese, la commemorazione ha rinnovato il tributo a un esempio di coraggio e senso del dovere che non deve mai essere dimenticato.

Il sacrificio di Codotto e Maronese

Nel 1981, Codotto e Maronese persero la vita uccisi da un commando di terroristi neri affiliati ai NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari). Il loro intervento si rivelò determinante per smantellare l’organizzazione criminale, all’epoca nel pieno della sua attività. Per questo, a Codotto fu conferita la Medaglia d’oro al valor militare, riconoscimento che rappresenta ancora oggi un simbolo del suo straordinario attaccamento al dovere.

L’appello del vicegovernatore Anzil

Durante la cerimonia, il vicegovernatore Mario Anzil ha sottolineato la necessità di ritrovare il senso di appartenenza alle istituzioni e allo Stato. Un monito rivolto alle autorità civili, militari e alle associazioni combattentistiche, affinché si riconosca e si sostenga chi quotidianamente si impegna a proteggere la comunità. Solo distinguendo chi agisce nel rispetto delle regole da chi vi si oppone, infatti, si può rafforzare la coesione sociale.

Il vice governatore Mauro Anzil a alla cerimonia

Il vice governatore Mauro Anzil a alla cerimonia

L’importanza della comunità

Il vicegovernatore ha inoltre ricordato che una vera comunità non lascia indietro nessuno e si dimostra solidale sia nelle occasioni liete sia nei momenti difficili. “La comunità o è sociale o non è, o è solidale o non è”, ha ribadito Anzil, evidenziando come la memoria di coloro che si sono sacrificati per il bene collettivo debba alimentare il senso di responsabilità di ogni cittadino.

Autorità e associazioni presenti

La cerimonia di commemorazione, promossa dall’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Latisana, ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il sindaco Lanfranco Sette e il Comandante della Legione Carabinieri del Friuli-Venezia Giulia, Gabriele Vitaliano. L’evento ha testimoniato ancora una volta come il ricordo dei caduti sia un patrimonio civile e morale dell’intera collettività.

Un’eredità che guarda al futuro

La giornata di ieri non è stata solo un omaggio alla storia, ma un invito a coltivare i valori che Enea Codotto e Luigi Maronese hanno incarnato con il loro estremo sacrificio. È un’eredità che si proietta nel futuro, affinché i più giovani comprendano l’importanza di servire con dedizione e di difendere quei principi fondamentali su cui si fondano le nostre istituzioni.

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