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Trieste, 12mila capi sequestrati diventano aiuto per i bisognosi

Guardia di Finanza e Dogane donano 12mila capi sequestrati alla Caritas di Trieste per aiutare i più bisognosi.

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Guardia di Finanza - Caritas Trieste
Guardia di finanza ( © Depositphotos)

Un’importante operazione della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli si è trasformata in un grande gesto di solidarietà. Dodicimila capi di abbigliamento sequestrati nel porto di Trieste sono stati destinati alla Caritas, che provvederà a distribuirli ai più bisognosi.

La scoperta del carico sospetto

I vestiti erano contenuti in un container proveniente dal porto turco di Pendik. A insospettire i militari è stata l’eterogeneità del carico e la presenza di società estere non direttamente collegate al settore dell’abbigliamento. Dopo accurate indagini e una perizia tecnica affidata alle aziende titolari dei marchi, è stato confermato che i prodotti erano contraffatti.

La decisione di donare i vestiti ai bisognosi

Invece di procedere con la distruzione della merce, come spesso accade in questi casi, le autorità hanno optato per una soluzione più etica e sostenibile: la donazione alla Caritas. Questa scelta permette di dare nuova vita ai capi sequestrati e di offrire un supporto concreto alle persone in difficoltà.

L’impegno della Caritas di Trieste

Il direttore della Caritas triestina, Padre Giovanni La Manna, ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa, ringraziando la Guardia di Finanza e i funzionari doganali. Ha inoltre specificato che i destinatari principali della distribuzione saranno i residenti svantaggiati e i transitanti della rotta balcanica, ospitati nel dormitorio di Via S. Anastasio.

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