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Friuli Venezia Giulia scende al quinto posto nel Welfare Italia Index 2024

Il Friuli-Venezia Giulia scivola al quinto posto nella classifica Welfare Italia Index 2024: analisi di spesa e indicatori strutturali

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Udine - Welfare Italia Index 2024
Udine ( © Depositphotos)

Il Friuli-Venezia Giulia perde ancora terreno nella classifica del Welfare Italia Index 2024, scendendo dal quarto al quinto posto. Nel 2022, la regione si trovava sul podio al terzo posto, ma negli ultimi due anni ha registrato un calo costante delle performance in ambito di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione. Il punteggio ottenuto quest’anno è di 75,8 su 100.

Cos’è il Welfare Italia Index

Il Welfare Italia Index è un indice che misura la capacità di risposta delle regioni italiane nei settori del welfare attraverso 22 Key Performance Indicator (KPI). Gli indicatori si dividono in dimensioni di input, che rappresentano la spesa pubblica e privata, e dimensioni di output, che analizzano il contesto socio-economico. Questo studio è realizzato dal Think Tank “Welfare, Italia”, promosso dal Gruppo Unipol in collaborazione con The European House – Ambrosetti (TEHA).

Indicatori di spesa: il Friuli-Venezia Giulia tra alti e bassi

Nonostante il calo complessivo, il Friuli-Venezia Giulia si mantiene sopra la media italiana in diversi ambiti di spesa. La regione si posiziona sesta per spesa totale in welfare, con un punteggio di 76,1 su 100. La spesa media per utente negli asili nido è di 12.454 euro, ben al di sopra della media nazionale di 8.057 euro. Occupa il terzo posto per i contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza, pari al 14,4% del PIL regionale, leggermente sopra la media nazionale del 14,3%.

Anche la spesa sanitaria si mantiene elevata. Il Friuli-Venezia Giulia è sesto per spesa sanitaria privata pro capite, con 682 euro per abitante, rispetto ai 604 euro della media nazionale. È quinto per spesa sanitaria pubblica, con 2.414 euro per abitante, rispetto ai 2.329 euro della media nazionale. È quarto per spesa in interventi e servizi sociali pro capite, con 286 euro, quasi il doppio della media italiana (146 euro).

Indicatori strutturali: luci e ombre

Il Friuli-Venezia Giulia registra risultati migliori della media nazionale in vari indicatori legati all’occupazione e alle condizioni sociali. Il tasso di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) è del 12,1%, inferiore alla media nazionale del 18%. Il tasso di disoccupazione è pari al 4,6%, rispetto al 7,7% nazionale. La regione ha il valore più basso di deprivazione abitativa in Italia, con un indice di 2,1 abitanti per metro quadro, rispetto alla media di 2,5. Si colloca seconda per minor tasso di part-time femminile involontario, con un 11,9% rispetto al 15,6% nazionale. È quarta per minor tasso di dispersione scolastica, con un 6,6%, inferiore alla media nazionale del 10,5%.

Tuttavia, alcune criticità permangono. È quinta per incidenza della povertà relativa familiare, pari al 5,6%, rispetto alla media nazionale del 10,1%. Si colloca quinta anche per tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari, con una quota del 44,3%, rispetto alla media nazionale del 36,9%.

Il welfare del Friuli-Venezia Giulia tra conferme e sfide

Il Friuli-Venezia Giulia conferma un’elevata qualità della spesa sociale e sanitaria, ma deve affrontare alcune criticità strutturali. L’arretramento nella classifica Welfare Italia Index evidenzia la necessità di migliorare la gestione e l’efficacia delle politiche sociali, per garantire servizi equi e sostenibili.

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