Economia & Lavoro
Gemonese, boom del turismo outdoor e +40% di presenze in cinque anni
Le presenze turistiche nel Gemonese crescono del 40% in cinque anni, spinte dal successo delle attività outdoor. Il territorio, riunito nel progetto Sportland, attira sempre più visitatori grazie a cicloturismo e turismo lento

Le presenze turistiche nel Gemonese hanno registrato un aumento del 40% in soli cinque anni, passando da 66 mila a circa 100 mila. Un dato rilevante che conferma la crescente attrattività del Friuli-Venezia Giulia e, in particolare, della zona compresa fra la valle del Torre, la Pedemontana e la conca tolmezzina, fino alla val Tagliamento.
L’importanza dell’outdoor
Secondo l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, a trainare questa crescita è l’offerta di attività all’aria aperta, sempre più richiesta dai turisti soprattutto dopo la pandemia. I mesi centrali dell’anno mostrano picchi di crescita dell’80% a giugno e del 77% a ottobre, evidenziando come il turismo lento e il cicloturismo siano ormai driver fondamentali per un pubblico italiano e straniero in cerca di contatto con la natura.

L’assessore Bini con il sindaco di Gemona Roberto Revelant
Il ruolo di Sportland
L’area che fa capo a Sportland, con Gemona come comune capofila, comprende 16 municipalità: Ampezzo, Arta Terme, Artegna, Bordano, Buja, Forgaria nel Friuli, Montenars, Nimis, Osoppo, Tarcento, Tolmezzo, Trasaghis, Venzone, Verzegnis e Villa Santina. Qui transitano alcune delle ciclovie regionali più rinomate, con uno snodo cruciale proprio a Gemona. L’idea alla base di Sportland è valorizzare un’offerta turistica improntata all’outdoor, puntando su buone pratiche, competenze condivise e sinergie fra enti pubblici e operatori privati.
Verso un modello di turismo sostenibile
Il successo del modello Sportland non passa inosservato. La Regione, assieme a PromoTurismoFVG, sta valutando l’estensione di questo progetto in altre aree del Friuli-Venezia Giulia. L’obiettivo è favorire un turismo lento e sostenibile, rispondendo a una domanda sempre più orientata all’esperienza diretta del territorio e alla pratica sportiva all’aria aperta.
Prospettive future
La scelta di puntare sul turismo outdoor si rivela vincente per attrarre un pubblico attento all’ambiente, che cerca percorsi ciclabili, cammini e proposte naturalistiche di qualità. Continuare su questa strada significa rafforzare l’identità turistica regionale, offrendo un’esperienza autentica e destagionalizzata.
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