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Maxi sequestro cocaina: due arrestati avevano dormito a Trieste

Maxi operazione antidroga tra Emilia e Friuli: sequestrati oltre 170 kg di cocaina, tre arresti e legami con Trieste

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Arresto - Sequestro di droga
Arresto (Pixabay)

Un’imponente operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile di Bologna ha portato all’arresto di tre trafficanti albanesi e al sequestro di oltre 156 kg di cocaina. L’indagine, nata dalla collaborazione tra le autorità italiane e albanesi, ha permesso di individuare un traffico internazionale di stupefacenti che toccava anche il Friuli-Venezia Giulia. Due dei tre arrestati, infatti, hanno transitato per Trieste, dove hanno pernottato prima di proseguire il viaggio verso l’Emilia-Romagna.

La tappa a Trieste prima della cattura

Gli investigatori hanno seguito gli spostamenti di una Renault Captur sospetta, che il 5 febbraio ha raggiunto Trieste, fermandosi per una notte prima di ripartire il giorno successivo. A bordo del veicolo c’erano un fratello e una sorella, 21 e 28 anni, entrambi di Durazzo. Non sono ancora chiari i dettagli del loro pernottamento, ovvero se abbiano dormito in un albergo o in un’abitazione privata. Il giorno seguente, la vettura ha lasciato il capoluogo giuliano dirigendosi verso l’Emilia, dove è avvenuto il blitz della Polizia.

L’incontro con il camionista e il carico di cocaina

Una volta giunti in zona industriale di Rubiera, nei pressi di Reggio Emilia, i due hanno incontrato un camionista albanese di 43 anni, residente a Corobole (Rovigo). L’uomo è sceso dal mezzo e ha consegnato loro una busta rigida, gialla e voluminosa contenente 15 involucri di cocaina. Tuttavia, il carico più importante era nascosto nel camion stesso. Gli investigatori, durante la perquisizione, hanno rinvenuto un vano segreto sotto alcune assi di legno, all’interno del quale erano occultati 156 kg di cocaina.

Un sequestro da 25 milioni di euro

Gli inquirenti hanno sottolineato che, se fosse stata immessa sul mercato, la cocaina sequestrata avrebbe fruttato oltre 25 milioni di euro. L’operazione ha evidenziato come la droga fosse destinata a diverse piazze di spaccio in Emilia-Romagna e in altre regioni italiane. Secondo la Squadra Mobile, il traffico sarebbe stato possibile grazie a un raffinato sistema di smistamento, che prevedeva contatti tra fornitori e corrieri attraverso canali sicuri.

Le accuse e il futuro giudiziario dei tre arrestati

I tre cittadini albanesi, fermati su disposizione della Procura di Reggio Emilia, sono stati portati in carcere con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Le autorità continuano a indagare per verificare se vi siano altri complici o collegamenti con organizzazioni criminali più vaste.

L’operazione rappresenta un colpo significativo al narcotraffico e conferma l’importanza della cooperazione tra polizia italiana e albanese nella lotta alla criminalità organizzata.

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