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Cronaca & Attualità

Open Dialogues 2025: strategie e scenari internazionali in discussione a Udine

Udine si conferma crocevia di idee e strategie globali con la terza edizione del forum “Open Dialogues for the Future”

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Sergio Emilio Bini durante il suo intervento - Open Dialogues 2025 Udine
Sergio Emilio Bini durante il suo intervento

Udine torna protagonista del dibattito internazionale con la terza edizione di Open Dialogues for the Future, il forum promosso dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine, in collaborazione con The European House – Ambrosetti e la direzione scientifica di Federico Rampini. L’evento, sostenuto anche da Regione Friuli-Venezia Giulia, Comune di Udine, Fondazione Friuli e Università di Udine, si propone di analizzare i grandi cambiamenti geopolitici e geo-economici in corso a livello globale, offrendo spunti di riflessione per imprese, istituzioni e cittadini.

Un mondo in trasformazione: le sfide del 2025

Se il 2024 è stato un anno di elezioni decisive, il 2025 rappresenta l’anno in cui le nuove amministrazioni dovranno mettere in pratica le loro strategie. L’insediamento del nuovo governo Trump negli Stati Uniti, il conflitto in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e le difficoltà economiche della Germania sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso del forum. Il Friuli-Venezia Giulia, da sempre territorio strategico per l’export e le relazioni internazionali, si trova a dover affrontare nuove sfide e opportunità nel contesto di un’economia globale in continua evoluzione.

Le voci dei protagonisti

Durante la conferenza stampa di presentazione, il presidente della Camera di Commercio Pn-Ud Giovanni Da Pozzo ha sottolineato l’importanza di un confronto costruttivo:

“Udine è da sempre un crocevia di popoli e culture. Open Dialogues rappresenta un’opportunità per interpretare meglio la complessità del mondo attuale e offrire strumenti di analisi a imprese e istituzioni”.

Il direttore scientifico Federico Rampini, intervenuto in videocollegamento da New York, ha evidenziato l’incertezza del contesto globale:

“L’America di Trump sorprende e sconcerta molti europei, la Germania affronta una nuova fase politica, mentre la Cina naviga tra crisi e ripresa. Le imprese devono mantenere uno sguardo lucido per affrontare le sfide del futuro”.

Anche l’assessore regionale alle attività produttive Sergio Emidio Bini ha posto l’accento sul ruolo strategico del Fvg:

“Siamo un territorio votato all’export, con forti legami con Germania e Stati Uniti. L’Europa deve affrontare con più determinazione i temi della competitività per non perdere terreno nello scenario globale”.

Un programma ricco e articolato

Il forum si svilupperà su due giornate, articolate in quattro sessioni tematiche:

  • Giovedì 6 febbraio (mattina): “Il mondo che cambia: scenario geopolitico fra due guerre e tre continenti”.
  • Giovedì 6 febbraio (pomeriggio): focus sulla situazione economica di Italia, Francia e Germania, con il contributo dell’ex direttore della CIA David Petreus.
  • Venerdì 7 febbraio (mattina): approfondimento sugli Stati Uniti, tra strategie internazionali e rapporti economici con il Friuli-Venezia Giulia.
  • Venerdì 7 febbraio (pomeriggio): spazio ai giovani e all’innovazione, con un dibattito su imprenditorialità e nuove opportunità.

Le sedi dell’evento

Open Dialogues si terrà in luoghi simbolo di Udine, coinvolgendo attivamente la città:

  • Chiesa di San Francesco (apertura ufficiale)
  • Fondazione Friuli (dibattiti pomeridiani del primo giorno)
  • Camera di Commercio Pn-Ud (Sala Valduga) (sessione del secondo giorno)
  • Auditorium Sgorlon – Università di Udine (evento conclusivo)

Un appuntamento da non perdere

Con un parterre di esperti di livello internazionale, Open Dialogues for the Future si conferma un evento imperdibile per chi vuole comprendere le dinamiche globali e il loro impatto sul Friuli-Venezia Giulia. Un’occasione di confronto e crescita, che porterà Udine al centro delle discussioni su politica, economia e innovazione.

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