Economia & Lavoro
Nuove partite Iva in FVG: -0,9% nel 2024, ma cresce l’Isontino
In Friuli-Venezia Giulia nel 2024 si contano 8.254 nuove partite Iva (-0,9% rispetto al 2023). La flessione riguarda solo le persone fisiche. Crescono le costruzioni, mentre l’agricoltura continua a segnare un netto calo
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In Friuli-Venezia Giulia nel 2024 si sono registrate 8.254 nuove partite Iva, con un lieve calo di 75 unità rispetto all’anno precedente (-0,9%), mentre a livello nazionale la variazione risulta positiva (+1,3%). Un dato particolarmente rilevante è quello dell’area isontina, l’unica a evidenziare una crescita moderata (+1,2%). Nel resto del territorio regionale si sono registrate flessioni: -0,5% nella ex provincia di Udine, -1,8% in quella di Pordenone e -1,6% nell’area giuliana.
Questo è quanto emerge dalla rielaborazione dei dati del Mef da parte del ricercatore Alessandro Russo di Ires FVG.
Persone fisiche in diminuzione
La riduzione delle nuove partite Iva regionali coinvolge solo le persone fisiche, scese di 209 unità (-3,2%). Questa categoria include sia le ditte individuali sia i lavoratori autonomi, compresi i liberi professionisti, e rappresenta il 76% del totale. La contrazione ha interessato uomini e donne quasi in egual misura (-3,8% gli uomini, -2,9% le donne). La fascia d’età più penalizzata risulta quella tra i 36 e i 50 anni (-6,2%), mentre crescono gli over 65 (+13,2%).
Aperture da parte di stranieri in leggero aumento
Un altro aspetto di rilievo è la quota di partite Iva aperte da soggetti nati all’estero, pari al 26% delle persone fisiche (1.623 su 6.279). In particolare, la maggior parte dei titolari proviene da Paesi europei non comunitari (583 aperture). Tra le diverse provenienze, spicca l’aumento di chi è nato in America (+18%).
I settori chiave: dalle costruzioni all’agricoltura
Il settore delle attività professionali scientifiche e tecniche rimane quello più dinamico con 1.512 aperture (seppur in calo del -4,2% sul 2023). Da notare il leggero rimbalzo positivo delle costruzioni (+2,7%), sostenute dai diversi incentivi, mentre l’agricoltura continua a ridursi in maniera significativa (-16,7%). Un progressivo recupero si osserva nei servizi di alloggio e ristorazione, sempre più vicini ai livelli pre-pandemici, con 616 nuove partite Iva nel 2024 (erano 683 nel 2019).
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