Innovazione
Rinnovabili in Friuli-Venezia Giulia: verso una normativa innovativa
La Regione FVG si prepara a normare l’installazione di impianti rinnovabili, puntando alla tutela del territorio e delle attività agricole.
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La Regione Friuli-Venezia Giulia si avvia a definire una normativa chiara e stringente per regolamentare l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, con particolare attenzione alla tutela dei terreni agricoli e dei beni paesaggistici e culturali. Durante la seconda giornata di confronto in IV Commissione consiliare, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha ribadito l’importanza di un intervento normativo che garantisca un equilibrio tra sviluppo delle rinnovabili e salvaguardia del territorio.
Un ampio dibattito sulle proposte di modifica
Il disegno di legge 38, intitolato “Installazione impianti a fonti rinnovabili”, ha visto la presentazione di numerosi emendamenti da parte dell’opposizione. Di questi, 24 sono stati considerati accoglibili in quanto rappresentano una rimodulazione di contenuti già espressi nel ddl o negli emendamenti proposti dalla Giunta. Tuttavia, 8 emendamenti sono stati respinti in quanto ritenuti fuori tema, mentre 14 sono stati giudicati contrari alle disposizioni nazionali e quindi non ammissibili.
Un confronto aperto, ma senza strumentalizzazioni
Scoccimarro ha sottolineato la disponibilità al dialogo, purché si tratti di un confronto costruttivo e non strumentale. L’obiettivo principale rimane quello di evitare il rischio di impugnazione da parte dello Stato, garantendo nel contempo una disciplina rigorosa per limitare la proliferazione indiscriminata degli impianti su suolo agricolo. Il ddl prevede, infatti, una maggiore informazione pubblica, limiti più stringenti nella valutazione delle istanze e un rafforzamento delle compensazioni ambientali.
Verso una normativa innovativa e funzionale
La Regione FVG punta a essere tra le prime in Italia a dotarsi di una normativa strutturata in materia di energie rinnovabili. La regolamentazione prevede di minimizzare gli impatti ambientali, proteggere il paesaggio e il patrimonio culturale e al contempo incentivare l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Scoccimarro ha evidenziato come questo sia un passaggio fondamentale per garantire l’indipendenza energetica della regione e del Paese, riducendo la dipendenza da soggetti terzi.
Le prossime tappe del disegno di legge
Dopo il confronto in commissione, il ddl 38 proseguirà il suo iter legislativo con l’obiettivo di essere approvato nel più breve tempo possibile. Le discussioni proseguiranno per affinare ulteriormente il testo e trovare un equilibrio tra le esigenze di sviluppo delle rinnovabili e la tutela del territorio. Con questa normativa, il Friuli-Venezia Giulia si candida a diventare un modello di riferimento per le altre regioni italiane.
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