Innovazione
La sicurezza di Lignano passa da Val Lovato, partiti i lavori di potenziamento dell’impianto idrovoro
Il potenziamento dell’impianto idrovoro Val Lovato a Lignano Sabbiadoro, finanziato con 5 milioni di euro, rafforza la sicurezza idraulica della città e rappresenta un passo fondamentale verso la prevenzione e la protezione del territorio

Il potenziamento dell’impianto idrovoro di Val Lovato, avviato ufficialmente con la simbolica cerimonia di posa della prima pietra, rappresenta un tassello cruciale per la sicurezza idraulica di Lignano Sabbiadoro. Finanziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia con circa 5 milioni di euro, di cui 3,2 milioni derivano dai fondi ottenuti grazie all’interlocuzione con il Governo in seguito alla tempesta Vaia, questo progetto mette in luce la volontà di prevenire i rischi alluvionali e di tutelare un’area tanto bella quanto delicata.
Un investimento di lungo respiro
L’intervento, sostenuto dalla Direzione ambiente per la restante parte di finanziamento, dimostra la necessità di prendere decisioni strategiche a lungo termine. Come sottolineato dall’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, l’opera era da tempo attesa e si inserisce in una visione complessiva dell’assetto territoriale, non limitata al solo cambiamento climatico ma alla generale fragilità di una regione in cui vanno pianificate soluzioni strutturali.

L’assessore regionale alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi alla cerimonia di posa della prima pietra dei lavori di potenziamento dell’impianto idrovoro di Val Lovato
La necessità di un approccio unificato
L’assessore ha evidenziato l’importanza di superare ogni frammentazione gestionale, puntando a unire competenze e risorse per rispondere tempestivamente alle esigenze del territorio. Secondo Riccardi, i numerosi enti coinvolti dovrebbero collaborare più strettamente, in modo da offrire soluzioni efficaci e in tempi adeguati alle sfide poste da eventi atmosferici sempre più imprevedibili.
Obiettivi del progetto
- Prevenire le inondazioni e proteggere il territorio di Lignano Sabbiadoro;
- Potenziare la rete idraulica, garantendo efficienza e rapidità nelle operazioni di pompaggio;
- Fornire un esempio di buona pratica nell’ambito della gestione delle acque e della protezione del territorio.
Partecipanti e istituzioni coinvolte
All’evento di avvio dei lavori hanno preso parte, oltre all’assessore Riccardi, il sindaco di Lignano Sabbiadoro Laura Giorgi, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, la presidente del Consorzio di bonifica della pianura friulana Rosanna Clocchiatti e il presidente di Cafc Salvatore Benigno. Questa sinergia istituzionale sottolinea la collaborazione attiva tra i diversi livelli amministrativi e operativi, unendo forze politiche, tecniche e operative.
Verso una maggiore sicurezza per Lignano
Con questo importante potenziamento dell’impianto di Val Lovato, Lignano Sabbiadoro compie un passo concreto verso la salvaguardia del proprio patrimonio naturalistico e urbanistico, posizionandosi come esempio virtuoso di pianificazione e prevenzione. L’auspicio è che, in futuro, la condivisione di professionalità e mezzi prosegua, creando un modello di intervento capace di far fronte alle sfide poste dal territorio e dalle mutazioni climatiche.
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