Innovazione
Friuli-Venezia Giulia, la nuova legge sulle rinnovabili che fa scuola in Italia
Il Friuli-Venezia Giulia diventa un modello nazionale per la normativa sulle rinnovabili. La nuova legge tutela il territorio, coinvolge le comunità e regola le aree idonee per fotovoltaico e biometano, favorendo energia pulita e sostenibile

Il Friuli-Venezia Giulia diventa uno dei territori di riferimento in Italia per la normativa sulle energie rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico. Con la legge appena approvata, la Regione si pone all’avanguardia definendo regole chiare e un modello sostenibile, in linea con il quadro nazionale e con il rispetto del proprio patrimonio paesaggistico e produttivo.
Una strategia chiara e condivisa
La nuova legge è stata illustrata dall’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, che ha sottolineato come l’obiettivo sia garantire energia pulita e indipendente senza compromettere la bellezza e l’identità del territorio. L’impianto normativo è stato elaborato in modo da evitare attriti con normative superiori, puntando invece su una strategia chiara e sostenibile.

L’assessore Scoccimarro durante la seduta d’Aula
Uno degli aspetti più innovativi riguarda la partecipazione delle comunità: i progetti con potenza superiore a 1 megawatt dovranno prevedere misure di compensazione e un processo di comunicazione e informazione. In questo modo, le popolazioni coinvolte potranno esprimere la propria opinione e prendere parte a scelte che toccano direttamente il loro territorio.
Equilibrio tra transizione energetica e tutela del territorio
Secondo Scoccimarro, la nuova legge risponde all’esigenza di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di accelerare la transizione energetica e quella di salvaguardare le peculiarità territoriali. L’impianto normativo, infatti, è stato definito in modo da non rallentare l’introduzione di soluzioni tecnologiche innovative, pur adottando un approccio “conservativo e prudente”: espressioni che l’assessore considera in senso positivo, perché orientate alla protezione del paesaggio e degli interessi della comunità.
Norme per le aree idonee e spinta politica
La legge individua in modo preciso le aree idonee all’installazione di impianti: su questo punto è stato introdotto l’articolo 5, in cui la Regione ha voluto dare un forte segno politico, rendendosi disponibile a portare il confronto a livello nazionale. L’obiettivo è far diventare il Friuli-Venezia Giulia un esempio virtuoso nella definizione di linee guida che possano essere replicate altrove.
Tutela delle superfici agricole e biometano
Tra le ulteriori novità spicca il subemendamento all’articolo 8 sulla disciplina transitoria, che stabilisce un limite del 3% riferito all’intera superficie agricola di un Comune: fotovoltaico e impianti a biometano rientrano entrambi in questa soglia fino all’approvazione delle linee guida (entro 12 mesi). Tale scelta mira a tutelare le superfici agricole e a regolamentare l’aumento di progetti legati alle fonti energetiche rinnovabili.
Il Friuli-Venezia Giulia traccia la rotta
Con questo nuovo quadro normativo, il Friuli-Venezia Giulia consolida la propria posizione di leader nazionale nel settore delle rinnovabili. La legge risponde alla sfida di coniugare sviluppo sostenibile, rispetto dell’ambiente e coinvolgimento attivo delle comunità locali, delineando un percorso che punta a valorizzare sia l’energia verde sia l’identità del territorio.
Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

You must be logged in to post a comment Login