Seguici su

Innovazione

Hera e Roadhouse: oli esausti di Trieste convertiti in biocarburante

A Trieste crescono gli oli esausti recuperati e trasformati in biocarburante grazie alla collaborazione tra Hera e Roadhouse.

Avatar

Pubblicato

il

Biocarburante
Biocarburante ( © Depositphotos)

Cresce a Trieste la raccolta degli oli vegetali esausti destinati alla trasformazione in biocarburante. Nel 2024, il ristorante Roadhouse di via Flavia ha contribuito con 750 kg di oli di scarto, un incremento significativo che rientra in un più ampio progetto di economia circolare portato avanti in collaborazione con il gruppo Hera e Cremonini, proprietario del brand Roadhouse.

Dal ristorante al motore: il ciclo virtuoso degli oli esausti

Il processo di trasformazione degli oli esausti in biocarburante segue diverse fasi. Innanzitutto, gli oli usati nelle cucine – come quelli derivanti dalla frittura – vengono separati e stoccati in sicurezza dal personale dei ristoranti, adeguatamente formato dalla Cremonini. Successivamente, Hera si occupa della raccolta e del pretrattamento, preparandoli per l’ingresso nelle bioraffinerie, dove vengono trasformati in biocarburanti sostenibili.

Un progetto su scala nazionale

Questa iniziativa, attiva anche in altri punti Roadhouse in Italia, ha portato alla raccolta di oltre 133 tonnellate di oli esausti nel 2024, provenienti da 220 ristoranti. Un dato che evidenzia l’importanza di progetti di recupero e riutilizzo per la sostenibilità ambientale, riducendo lo spreco di risorse e contribuendo a una mobilità più pulita.

I benefici ambientali della trasformazione degli oli esausti

Il riutilizzo degli oli esausti per la produzione di biocarburante porta numerosi vantaggi ambientali. Innanzitutto, evita che questi scarti finiscano nelle fognature o nei rifiuti, con il rischio di inquinare suolo e acqua. Inoltre, la loro conversione in biocarburante consente di ridurre le emissioni di CO₂, abbattendo l’impatto ambientale legato ai combustibili fossili.

Trieste protagonista della sostenibilità

Trieste si conferma una città attenta alla sostenibilità ambientale, grazie alla collaborazione tra aziende e istituzioni che puntano su modelli di economia circolare. Il successo del progetto Hera-Cremonini dimostra come anche piccole azioni quotidiane, come il corretto smaltimento degli oli esausti, possano avere un grande impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Tu cosa ne pensi?