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Cronaca & Attualità

Addio a Bruno Pizzul, la storica voce friulana del calcio italiano

Bruno Pizzul, leggendaria voce del calcio italiano, si è spento all’ospedale di Gorizia a 86 anni. Icona di sobrietà e passione sportiva, ha raccontato la Nazionale in cinque Mondiali e quattro Europei, lasciando un’eredità indelebile

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Morte Bruno Pizzul - Addio a Bruno Pizzul, la storica voce friulana del calcio italiano
Bruno Pizzul (© Profilo Facebook Bruno Pizzul)

La scomparsa di Bruno Pizzul rappresenta la fine di un’epoca per tutti gli appassionati di sport. L’iconico telecronista, morto all’ospedale di Gorizia a 86 anni, avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni. Con la sua inconfondibile voce ha accompagnato intere generazioni nelle sfide più emozionanti della Nazionale italiana e di numerose squadre di club, diventando un simbolo del giornalismo sportivo.

La voce della Nazionale

Entrato in Rai nel 1969, Pizzul trasmise la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia) nel 1970. Da allora, la sua carriera subì una rapida ascesa fino a diventare la voce ufficiale delle partite dell’Italia durante cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei di calcio. La sua cronaca era caratterizzata da sobrietà e attenzione al dettaglio, qualità che lo hanno reso indimenticabile. Celebre la sua frase: “I telecronisti di oggi sono bravi, ma parlano troppo”, a sottolineare la sua volontà di lasciare spazio alle emozioni del campo.

Dal campo alla telecronaca

Bruno Pizzul non fu solo un grande giornalista, ma anche un calciatore di buon livello. Cresciuto nelle squadre parrocchiali e regionali, passò al professionismo nel Catania e militò anche nell’Udinese e in altre società. Un infortunio al ginocchio pose presto fine alla sua carriera di giocatore, ma lo portò a dedicarsi anima e corpo al racconto sportivo. Laureato in giurisprudenza, prima di approdare in Rai fu anche insegnante di materie letterarie.

Un racconto sportivo memorabile

La carriera di Pizzul fu segnata anche da momenti difficili: è rimasta nella memoria collettiva la sua telecronaca della finale di Coppa dei Campioni del 1985 allo stadio Heysel, durante la quale si consumò una delle più tragiche vicende nella storia del calcio. Le sue parole pacate e addolorate raccontarono un dramma umano che andava oltre lo sport.

Il ricordo del Governatore Fedriga

All’annuncio della morte di Bruno Pizzul, Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia, ha espresso il cordoglio dell’intera Regione: “Con la sua voce è stato al fianco di intere generazioni di appassionati di calcio, in tutti i momenti di passione che solo l’amore per lo sport sa regalare”. Parole che sottolineano quanto Pizzul sia stato un orgoglio per il territorio e quanto abbia sempre portato nel cuore la sua terra, rimanendo fedele ai valori friulani di umiltà e dedizione.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga

Il governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga

Un esempio di passione e umanità

Con la scomparsa di Bruno Pizzul, il Friuli-Venezia Giulia perde una figura di riferimento, un professionista che incarnava valori come l’onestà, la competenza e la semplicità. Telecronista di razza, seppe raccontare il calcio italiano e internazionale senza mai rinunciare a uno stile elegante e riconoscibile, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo.

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