Economia & Lavoro
Open Dialogues for the Future 2025, un aggiornamento dalla prima giornata
Open Dialogues for the Future 2025 porta a Udine esperti, analisti e imprenditori per discutere di geopolitica, economia e sfide globali. Dibattiti, confronti e visioni sul futuro dell’Europa, del Friuli-Venezia Giulia e del mondo

UDINE – Si è aperta in Chiesa di San Francesco la terza edizione di Open Dialogues for the Future 2025, organizzata dalla Cciaa Pn-Ud con la collaborazione di The European House – Ambrosetti e la direzione scientifica di Federico Rampini. L’evento, che quest’anno consolida la sua portata grazie al supporto di Regione Friuli-Venezia Giulia, Comune di Udine, Fondazione Friuli, Università, Unioncamere e Ministero delle Imprese e del Made in Italy, vede un ricco parterre di esperti, analisti e imprenditori confrontarsi sui grandi temi di geopolitica e geo-economia internazionali.

Il pubblico presente all’Open Dialogues for the Future 2025
Una prospettiva storica per affrontare le crisi internazionali
«Non dobbiamo cedere ad allarmismi continui, ma approfondire e ragionare sulle radici storiche che hanno portato all’attuale situazione mondiale» ha esordito il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Da Pozzo, ideatore dell’evento insieme al vicepresidente Michelangelo Agrusti. In un panorama in cui l’Europa deve risvegliarsi e riaffermare il proprio ruolo per cittadini, economia e futuro, l’evento si propone di fornire chiavi di lettura utili a interpretare meglio la complessa realtà di oggi.
Il valore di Udine come crocevia culturale
«Udine, città storicamente aperta all’estero, è il luogo ideale per un confronto a più voci», sottolinea Da Pozzo, ricordando come il percorso di Friuli Future Forum – avviato dalla Cciaa nel 2010 – abbia sempre invitato la comunità a prepararsi con consapevolezza al futuro. «Gli ultimi tre anni di grandi cambiamenti internazionali dimostrano che un appuntamento come Open Dialogues è necessario per capire meglio la dimensione globale in cui siamo immersi».
Riflettere per agire: l’Europa alla prova
Agrusti ha evidenziato il ruolo della Camera di Commercio come protagonista di riflessioni fondamentali per le comunità del territorio: «Siamo storia e futuro, e nessuno può ignorare ciò che sta accadendo in un momento in cui anche le alleanze più solide sono messe in discussione. Dobbiamo prenderci il destino dell’Europa sulle nostre spalle». Concetti ripresi anche dal sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, dal presidente Unioncamere nazionale Andrea Prete e dall’assessore alle Attività produttive Fvg Sergio Emidio Bini, che hanno sottolineato l’importanza di una coscienza pubblica condivisa.

Sergio Emidio Bini durante il suo intervento
Dibattito internazionale e sfide geopolitiche
Tra gli ospiti di rilievo, nella discussione moderata da Rampini e da Filippo Malinverno (The European House – Ambrosetti), si sono confrontati:
- Sylvie Goulard, docente di Global affairs and geopolitics a Sda Bocconi: «O ci organizziamo o il futuro è sottomissione. Dobbiamo essere pronti a fare sacrifici, da europei indipendenti».
- Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali: ha posto l’accento sul venir meno delle regole condivise a livello globale.
- Orietta Moscatelli, analista di Limes: ha spiegato come la Russia di Putin sia la versione attuale di un’autocrazia storica, ma deve fare i conti con un popolo sempre più contrario alla guerra.
- Arduino Paniccia, presidente dell’Asce Venezia: ha ricordato la necessità di una nuova alleanza per la difesa con gli inglesi e di una seria strategia nel Mediterraneo.
- Ana Palacio, già Ministra degli Esteri della Spagna: ha invitato l’Europa a credere nel proprio ruolo di garante delle regole, elemento chiave anche nel nuovo scenario mondiale.
Sessioni pomeridiane alla Fondazione Friuli
Nel pomeriggio di giovedì 6 marzo i lavori si sono spostati nella sede della Fondazione Friuli, dove il presidente Giuseppe Morandini ha dato il via a ulteriori confronti su:
- Europa e Italia di fronte alle sfide della competitività, con esperti come Riccardo Crescenzi (London School of Economics) e Brunello Rosa (Sda Bocconi).
- Dialogo tra Rampini ed Enzo Mattioli Ferrari (Ferrari Family Investments).
- Focus sul Friuli-Venezia Giulia nello scacchiere internazionale, con l’intervento del presidente della Regione Massimiliano Fedriga.
- Conclusione sulle relazioni tra Italia, Francia e Germania, introdotte dall’ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens (in videocollegamento) e dal viceambasciatore di Germania Benjamin Hanna, con un dibattito che ha coinvolto Paolo Mieli, Gilles Gressani (direttore di Le Grand Continent) e Wolfgang Munchau (direttore di Eurointelligence).
Focus sugli Stati Uniti e i rapporti con il Friuli-Venezia Giulia
La giornata di venerdì 7 si è aperta nella Sala Valduga della Camera di Commercio con il tema “Comprendere gli Stati Uniti: strategie internazionali e dinamiche interne della superpotenza americana”. L’introduzione di Rampini ha preceduto un videocommento dell’ex direttore della Cia David Petraeus. A seguire il dialogo con il politologo Robert D. Kaplan, in collegamento con Benedetta Berti (Nato) e Alessandro Terzulli (Sace). Spazio poi ai rapporti economici tra Usa e Fvg, con interventi di Robert Allegrini (Niaf), Camilla Benedetti (Danieli) e Lydia Alessio-Vernì (Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa Regione Fvg).
Giovani e innovazione nell’ultimo atto
Nel pomeriggio, all’Auditorium Sgorlon dell’Università di Udine, si è discusso di innovazione e competitività delle imprese, con il rettore Roberto Pinton a fare gli onori di casa, affiancato da Alec Ross (docente e imprenditore esperto di politiche tecnologiche), Elena Alberti (ad di Penske Automotive Italy), Angelo Montanari (Università di Udine) e Alessandro Piol (Epistemic Ai). A chiudere la manifestazione, gli interventi conclusivi di Da Pozzo e Rampini, che hanno ribadito la necessità di una prospettiva aperta al futuro e alla globalità.

Federico Rampini
Come seguire l’evento in streaming
Anche se i posti in presenza per la maggior parte degli incontri sono esauriti, è possibile seguire in diretta streaming l’intera manifestazione su www.opendialogues.eu o sul canale YouTube della Cciaa Pn-Ud (https://www.youtube.com/@upeconomia). I video resteranno disponibili anche al termine degli appuntamenti. L’hashtag ufficiale per commentare sui social è #Odff2025.
Ricordiamo inoltre i canali ufficiali sui cui si parlerà dell’evento:
- Camera di Commercio di Pordenone-Udine: UP! Economia – YouTube, Instagram, Facebook, e LinkedIn
- The European House-Ambrosetti: X e LinkedIn
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