Cronaca & Attualità
Polizia di frontiera in azione: sequestrati veicoli e fermati passeur
Intensificati i controlli alla frontiera: tre passeur arrestati, individuati migranti irregolari e fermati latitanti

Nelle due settimane comprese tra il 7 e il 22 febbraio, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli al confine italo-sloveno, portando all’arresto di tre passeur. A questi si aggiungono tre latitanti fermati e altrettanti soggetti arrestati per evasione o violazione dei decreti di reingresso. Le operazioni si inseriscono nell’ambito della sospensione dell’accordo di Schengen, che ha permesso un rafforzamento delle verifiche ai valichi di frontiera.
Il primo arresto: cittadino ucraino fermato a Trieste
Il primo passeur arrestato è un 39enne ucraino, fermato il 12 febbraio nella periferia est di Trieste grazie alla segnalazione di un cittadino. L’uomo guidava un’auto con targa ceca e trasportava tre cittadini cinesi – due donne e un uomo – di età compresa tra i 40 e i 48 anni, tutti privi dei requisiti per l’ingresso in Italia. Dopo l’arresto, il passeur è stato condotto nel carcere di via Coroneo e la sua automobile è stata sequestrata dalle autorità.
Due arresti al valico di Rabuiese
Gli altri due arrestati sono un 53enne bielorusso e un 46enne ucraino, fermati al valico di Rabuiese rispettivamente il 13 e il 19 febbraio. Entrambi viaggiavano da soli e hanno fornito risposte evasive agli agenti della Polizia di Frontiera, che hanno subito notato elementi sospetti legati al trasporto di migranti irregolari.
Le indagini hanno confermato i sospetti: entrambi gli uomini avevano accompagnato in Italia dei migranti clandestini, facendoli scendere poco prima del controllo alla frontiera.
Migranti rintracciati dopo il passaggio illegale
L’operazione della polizia ha portato anche al ritrovamento dei migranti trasportati dai due passeur.
- Il 13 febbraio, vicino al valico di Rabuiese, è stata individuata una famiglia turca con due minorenni, trasportata dal bielorusso fermato poco prima.
- Il 19 febbraio, alla stazione ferroviaria di Trieste, sono stati rintracciati un turco di 44 anni e un iracheno di 27 anni, entrati illegalmente nel paese a bordo del veicolo con targa croata guidato dal cittadino ucraino, che risultava senza patente.
Anche questi due passeur sono stati trasferiti nel carcere di via Coroneo, mentre le loro automobili sono state poste sotto sequestro.
Le parole dell’assessore Roberti
L’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha espresso il suo più sentito ringraziamento alla Polizia di Frontiera di Trieste per i risultati ottenuti nei recenti controlli transfrontalieri, culminati nell’arresto di nove persone tra cui alcuni passeur dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo l’assessore, il ripristino temporaneo dei controlli ai confini – reso possibile dalla sospensione dell’Accordo di Schengen – si conferma una misura efficace per contrastare l’ingresso di immigrati irregolari e contribuire alla tutela della sicurezza in Friuli-Venezia Giulia. Roberti ha inoltre ribadito che la Regione continuerà a sostenere con fermezza ogni azione volta a garantire il controllo dei confini e il rispetto della legalità.
Controlli rafforzati alla frontiera
Gli arresti dimostrano l’efficacia dei controlli temporaneamente ripristinati alla frontiera con la Slovenia. L’attività delle forze dell’ordine continua a essere fondamentale per contrastare il traffico di migranti irregolari e garantire la sicurezza lungo il confine orientale.
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