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Eventi & Cultura

Festival del Cambiamento 2025 a Gorizia, idee per un futuro senza conflitti

A Gorizia, in un’unica giornata il 13 maggio, va in scena l’edizione speciale del Festival del Cambiamento 2025, dedicata alla pace giusta. Giornalisti di guerra, istituzioni e imprese a confronto per un futuro oltre i conflitti

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Pace
Pace (© Depositphotos)

In occasione di Gorizia – Capitale Europea della Cultura 2025, insieme a Nova Gorica, il Festival del Cambiamento dedicherà un’edizione speciale al tema della pace giusta, con un evento unico in programma il 13 maggio. Promosso dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House Ambrosetti, l’appuntamento chiamerà a raccolta istituzioni, imprese, esperti e la società civile per confrontarsi sui valori di dialogo, riconciliazione e responsabilità.

Gorizia simbolo di rinascita e cooperazione

Gorizia, una città che porta ancora oggi i segni delle grandi guerre del Novecento, è diventata un emblema di cooperazione transfrontaliera e di educazione al futuro. Grazie al suo percorso storico, condiviso con Nova Gorica, rappresenta al meglio la necessità di unire cultura e dialogo per costruire un orizzonte di pace duraturo.

Pace giusta, più di un’assenza di conflitto

Secondo i promotori del Festival, una pace giusta è ben più che la semplice fine delle ostilità. È una condizione in cui regnano giustizia, rispetto dei diritti umani e dignità per ogni individuo. I conflitti, purtroppo, non cessano di esistere: come evidenziato dal Global Peace Index 2024, nel mondo sono attivi 56 conflitti, il numero più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale. Diventa quindi cruciale individuare percorsi di riconciliazione, anche in chiave economica e sociale.

Il ruolo dei giornalisti di guerra

Un momento clou dell’edizione 2025 sarà l’incontro con i giornalisti inviati di guerra, moderato da Fausto Biloslavo, reporter che ha vissuto in prima linea numerosi scenari bellici. Si confronteranno nomi noti dell’informazione – come Lorenzo Cremonesi, Fabio Tonacci, Stefania Battistini, Andrea Romoli, Francesco Semprini, Gabriele Micalizzi – per offrire una testimonianza diretta di quanto accade sui fronti dei conflitti nel mondo e riflettere sull’importanza di un’informazione corretta e coraggiosa.

Fedriga tra riflessioni e domande aperte

Durante la presentazione a Trieste, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato che l’iniziativa non intende fornire risposte assolute, ma stimolare riflessioni: “Dove si colloca il confine tra pace e resa? È possibile giungere a una pace giusta e quali sono i veri protagonisti di questo processo?”. Il tema coinvolgerà anche aspetti geopolitici come il Piano ReArm Europe, da affrontare in modo equilibrato, senza cadere in letture ideologiche o strumentalizzazioni.

Il governatore Fedriga nel corso del suo intervento

Il governatore Fedriga nel corso del suo intervento

Un solo giorno, una grande opportunità

La formula del Festival del Cambiamento 2025 sarà concentrata in un’unica giornata a Gorizia: un condensato di panel, dibattiti e testimonianze dal fronte, con l’obiettivo di sviluppare idee innovative per il futuro economico e sociale del Paese. Si analizzerà anche la ricostruzione post-bellica, la crisi umanitaria e climatica e la necessità di incentivi a lungo termine per favorire la stabilità internazionale.

Verso il Festival del Cambiamento 2025

L’evento intende essere un laboratorio di pensiero e di proposta, che metta in rete istituzioni, imprese, cittadini e operatori dell’informazione. Da Gorizia, “la Berlino del Nord Est”, partirà un messaggio di speranza e di concretezza, necessario in un tempo segnato da tensioni globali. La pace, per essere davvero duratura, deve fondarsi sul rispetto reciproco e sulla volontà di non dimenticare la storia, imparando dai conflitti del passato per evitare nuove tragedie in futuro.

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