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Truffe a Trieste: fioccano i raggiri, anziani e giovani nel mirino

A Trieste si moltiplicano i raggiri: dalle truffe telefoniche ai falsi annunci online, anziani e giovani cadono nelle reti dei malviventi

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Truffa telefonica
Truffa telefonica ( © Depositphotos)

Dopo un apparente calo alla fine del 2024, le truffe a Trieste sono tornate con forza nei primi mesi del nuovo anno. Dai falsi incidenti alle frodi online, passando per gli inganni bancari, i criminali sembrano affinare continuamente le proprie tecniche, riuscendo a ingannare vittime di ogni età. Le forze dell’ordine monitorano il fenomeno, ma prevenire resta la migliore difesa.

Il finto incidente: una trappola ben collaudata

Tra le truffe più ricorrenti a Trieste c’è quella del finto incidente stradale, che colpisce soprattutto gli anziani. Un caso emblematico si è verificato a gennaio in via Santo Gavardo, nel rione di Ponziana, dove un’anziana di 86 anni è stata raggirata e derubata di 10mila euro tra contanti e gioielli. Situazioni simili si sono ripetute anche a fine mese, con richieste di riscatto per presunti incidenti causati da parenti, come accaduto a Muggia e in via Bazzoni, con truffatori che si sono spacciati per carabinieri.

Truffe online: dalla vendita di oggetti alle caparre fantasma

Il web è diventato terreno fertile per i truffatori. Un esempio è quello di una triestina che, cercando di vendere un portapacchi online, è finita vittima della truffa alla nigeriana, perdendo 2.500 euro. Non meno grave il caso di una signora che, fidandosi dei malviventi, ha consegnato sei mesi di caparra in contanti per un appartamento in via Ghirlandaio, salvo poi scoprire che era tutta una messinscena.

Finti operatori bancari: truffe da migliaia di euro

Sempre più diffusa è la truffa del finto bancario, che ha mietuto diverse vittime a Trieste e dintorni. Il 22 febbraio, una 69enne di Sistiana ha perso 60mila euro in tre bonifici dopo essere stata contattata da un sedicente impiegato di banca. Una vicenda simile si è verificata in via Settefontane e a Valmaura pochi giorni prima. Anche un avvocato sessantenne è stato truffato con un ingannevole sms di phishing, che lo ha portato a effettuare bonifici per 15mila euro. Fortunatamente, è riuscito a bloccare il pagamento prima che fosse troppo tardi.

Le nuove frontiere delle truffe: abbonamenti fasulli e dati rubati

Un’altra insidiosa truffa si sta diffondendo sui social network: la vendita di falsi abbonamenti ai trasporti pubblici. Con pochi euro, gli utenti vengono attratti da offferte allettanti, ma il vero obiettivo dei criminali è ottenere i dati bancari delle vittime, che vengono poi utilizzati per transazioni fraudolente.

Prevenzione e consigli delle autorità

Le forze dell’ordine stanno intensificando le iniziative per arginare il fenomeno. Un esempio è la recente collaborazione tra Polizia e Federfarma, che punta a informare i cittadini attraverso le farmacie. Il consiglio principale resta sempre lo stesso: diffidare di chi chiede soldi, verificare sempre le fonti e segnalare immediatamente qualsiasi sospetto.

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