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FVG in emergenza: 200mila cittadini senza medico di famiglia

La crisi dei medici di famiglia si aggrava in Friuli Venezia Giulia: mancano 150 professionisti e 200mila persone restano senza assistenza

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Medico di famiglia - Medico di famiglia FVG
Medico di famiglia ( © Depositphotos)

La carenza di medici di famiglia in Friuli-Venezia Giulia sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Secondo i dati riportati dal terzo rapporto Fnomceo-Censis, nella regione mancano circa 150 medici, con ben 200mila cittadini privi di assistenza sanitaria primaria. Una situazione che rischia di peggiorare nei prossimi anni se non verranno adottate misure adeguate.

Il monito di Delli Quadri: “La Regione non ha fatto nulla”

A denunciare la gravità della crisi è Nicola Delli Quadri, responsabile regionale per la Sanità del Partito Democratico. “È significativo che la fiducia degli italiani nei confronti dei medici di famiglia resti alta, nonostante la loro crescente assenza sul territorio”, ha dichiarato. L’esponente dem ha puntato il dito contro la giunta regionale, accusandola di non aver adottato politiche di prevenzione per contrastare la fuga dei professionisti e favorire nuovi ingressi.

Le responsabilità della giunta Fedriga

Secondo Delli Quadri, la giunta guidata da Massimiliano Fedriga avrebbe potuto agire su più fronti per contenere il fenomeno. “Fedriga è anche presidente della Conferenza Stato-Regioni e avrebbe potuto intervenire per ridurre il carico burocratico che grava sui medici di medicina generale, ormai a livelli insostenibili”. Ma non solo: la Regione avrebbe dovuto investire risorse economiche, logistiche e di personale per incentivare l’accesso alla scuola di specializzazione e garantire la permanenza dei medici, soprattutto nelle zone periferiche e montane.

Nessuna soluzione all’orizzonte: privatizzazioni in aumento?

L’allarme lanciato dal PD non si limita alla carenza di medici, ma si estende al rischio di un progressivo aumento delle privatizzazioni nel settore sanitario regionale. “Nulla si intravede all’orizzonte, salvo una spinta verso la privatizzazione di ospedali e prestazioni del servizio sanitario regionale”, ha concluso Delli Quadri.

Un futuro incerto per la sanità pubblica in Friuli-Venezia Giulia

Se la tendenza attuale non verrà invertita, il Friuli-Venezia Giulia rischia di vedere peggiorare ulteriormente la situazione nei prossimi anni. Le famiglie e gli anziani, in particolare nelle zone meno servite, potrebbero trovarsi sempre più in difficoltà nell’accedere alle cure primarie. La politica regionale sarà in grado di rispondere a questa emergenza o il sistema sanitario pubblico continuerà a perdere pezzi?

 

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