Economia & Lavoro
Grandi eventi, volano per l’economia in Friuli-Venezia Giulia
Uno studio di Uniud evidenzia l’impatto positivo dei concerti in Friuli-Venezia Giulia: per ogni euro pubblico investito si generano oltre 16 euro di spesa media diretta e indiretta. Confermata la strategia regionale per il turismo

Concerti e grandi eventi rappresentano una vera e propria miniera d’oro per il Friuli-Venezia Giulia. È quanto emerge dallo studio scientifico realizzato dall’Università degli Studi di Udine, presentato alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini. L’indagine, commissionata da FvgLive Srl, ha analizzato cinque grandi concerti svolti nel giugno 2024 nelle città di Trieste e Lignano, evidenziando dati di notevole impatto per il territorio.
Numeri record per l’economia locale
Secondo lo studio, l’organizzazione dei concerti di Ultimo e Max Pezzali a Trieste e quelli di Gabalier, Sfera Ebbasta e Calcutta a Lignano, ha generato una spesa media diretta e indiretta di 15,734 milioni di euro, con un gettito fiscale medio pari a circa 3,9 milioni di euro. La ricerca ha inoltre certificato che per ogni euro di contributo pubblico investito, il ritorno in termini di spesa media è stato pari a ben 16,56 euro, mentre il gettito fiscale ha raggiunto i 4,10 euro.
Concerti come motore di attrattività turistica
L’assessore Bini ha sottolineato l’importanza strategica di questi eventi, affermando che «circa il 20% dei partecipanti ai concerti ha dichiarato di aver scoperto le località regionali proprio grazie agli eventi musicali». Un dato che testimonia il ruolo decisivo dei grandi appuntamenti per incrementare l’attrattività turistica del Friuli-Venezia Giulia, portando benefici economici concreti e visibilità al territorio.

Sergio Emidio Bini
Turismo in forte crescita, obiettivo estate 2025
I numeri positivi trovano ulteriore conferma nelle analisi condotte da Demoskopika, che certificano una spesa turistica di un miliardo di euro nel periodo giugno-settembre 2024, in crescita del 10,2% rispetto all’anno precedente. L’Amministrazione regionale punta a migliorare ulteriormente questi risultati grazie al fitto calendario di eventi previsto per l’estate 2025.
Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027: un’ulteriore opportunità
La notizia della recente designazione di Pordenone come Capitale italiana della Cultura 2027 è stata accolta dall’assessore Bini come un ulteriore motivo d’orgoglio e un’opportunità strategica per il territorio regionale. L’evento garantirà ulteriore visibilità e nuove, importanti ricadute economiche per l’intera regione.
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