Cronaca & Attualità
Radon Friuli Venezia Giulia: ecco la lista dei comuni ad alto rischio
La Regione Friuli-Venezia Giulia definisce le aree prioritarie per il radon e avvia le misure di tutela per cittadini e lavoratori

Il Friuli-Venezia Giulia ha individuato ufficialmente le aree prioritarie a rischio radon, un gas naturale incolore e inodore che, se accumulato in ambienti chiusi, può causare gravi effetti sulla salute. A stabilirlo è un documento tecnico redatto dal Gruppo di lavoro Radon della Regione, recentemente approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1622 del 31 ottobre 2024, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21 dicembre 2024.
Che cos’è il radon e quali rischi comporta?
Il radon è un gas radioattivo naturale che proviene principalmente dal sottosuolo e si accumula facilmente in spazi chiusi e scarsamente ventilati. È classificato come cancerogeno per l’uomo ed è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo di tabacco. Per questa ragione, la Regione ha ritenuto necessario intervenire tempestivamente individuando le aree più esposte e definendo misure di monitoraggio e prevenzione.
Quali comuni rientrano nelle aree prioritarie
Sono 52 i comuni interessati dalla classificazione delle aree prioritarie, tra cui Codroipo, Cordenons, Tavagnacco, Tarvisio, Spilimbergo, Aviano e Pasian di Prato, oltre a specifiche zone del comune di Trieste (Trieste Altopiano Ovest e Trieste Altopiano Est). In queste località, la concentrazione media annuale di radon supera i livelli di riferimento fissati a 300 Bq/m³ in almeno il 15% degli edifici.
Obblighi e interventi di prevenzione
La Regione ha imposto misure obbligatorie ai titolari di attività commerciali e lavorative che operano nei comuni classificati come area prioritaria. Gli esercenti sono obbligati a effettuare misurazioni specifiche della concentrazione di radon nei locali interrati, seminterrati e al piano terra. Nel caso in cui le concentrazioni superino il limite normativo, dovranno adottare azioni di risanamento ambientale e interventi tecnici finalizzati a ridurre i livelli di radon.
Sensibilizzazione e tutela della popolazione
Oltre ai controlli obbligatori, il documento tecnico prevede iniziative specifiche di sensibilizzazione della popolazione riguardo ai rischi connessi all’esposizione al radon indoor. La Regione, attraverso il Gruppo di lavoro Radon, formato da rappresentanti dell’ARPA FVG, dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie e delle Direzioni Centrali competenti, ha predisposto un piano per informare adeguatamente i cittadini sui rischi e sulle misure preventive disponibili.
Prossimi passi
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si chiude il primo passaggio formale per affrontare concretamente la questione radon. Nei prossimi mesi sono previste ulteriori attività di monitoraggio capillare e interventi mirati in tutti i comuni individuati, con l’obiettivo principale di ridurre i livelli di esposizione al radon, proteggendo così la salute dei cittadini e dei lavoratori della regione Friuli-Venezia Giulia.
Per ulteriori informazioni dettagliate, la Regione ha attivato una pagina dedicata sul sito ufficiale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA FVG).
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