Udine
Udine, trasporto pubblico nel caos: Regione chiamata a rispondere
La consigliera regionale Capozzi interroga l’assessore Amirante sulla crisi del trasporto pubblico locale di Udine: «Situazione insostenibile»

La crisi del trasporto pubblico locale a Udine approda nuovamente in Regione Friuli-Venezia Giulia, con un’interrogazione urgente presentata dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi. La situazione, definita dalla consigliera «non più sostenibile», sarà oggetto di discussione in Aula già mercoledì prossimo, con la risposta dell’assessore regionale Amirante attesa in mattinata. Capozzi vuole chiarezza immediata per porre rimedio ai disagi quotidiani patiti dai cittadini.
Situazione confermata dai monitoraggi sul campo
Alla base dell’interrogazione vi sono numerosi monitoraggi effettuati sul campo, che hanno messo in luce le criticità ormai strutturali del servizio. «Inizialmente l’azienda ha tentato di smentire i dati divulgati», spiega Capozzi, «negando che ci fossero corse saltate». Tuttavia, davanti all’evidenza dei fatti, la società che gestisce il trasporto pubblico locale è stata costretta ad ammettere «la gravità della situazione», confermando così le denunce sollevate.
I cittadini vittime dei mancati avvisi
Tra i problemi maggiormente sentiti dalla cittadinanza vi è la totale mancanza di tempestività negli avvisi relativi alle corse cancellate. «Sebbene l’azienda sia consapevole con notevole anticipo della situazione, gli utenti non vengono adeguatamente informati», ha evidenziato la consigliera pentastellata. Questo porta inevitabilmente i cittadini ad aspettare invano gli autobus, creando «disagi evidenti e inaccettabili in un mondo di comunicazioni sempre più rapide ed efficaci».
Chiarezza sulle penali alla società di trasporto
Capozzi insiste inoltre sulla necessità che la Regione chiarisca in Aula «quali e quante penali siano state sollevate, contestate o erogate all’azienda». Una richiesta precisa rivolta all’assessore regionale Amirante, visto che «il controllo sul servizio spetta proprio alla Regione». L’obiettivo principale è far emergere chiaramente come l’azienda intenda intervenire concretamente per risolvere una situazione che sta diventando insostenibile per i cittadini di Udine.
Sindacati in pressing per soluzioni immediate
Oltre alla politica, anche le categorie sindacali stanno premendo per trovare soluzioni urgenti ai problemi strutturali del servizio di trasporto urbano. L’interrogazione della consigliera Capozzi rappresenta così un ulteriore stimolo per aprire un confronto approfondito e risolutivo fra Regione, azienda di trasporto e parti sociali. «La situazione strutturale non sarà risolvibile in poche settimane», ha concluso la consigliera, «ma auspichiamo almeno che il problema della mancata comunicazione venga affrontato con rapidità».
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