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Economia & Lavoro

Coldiretti Fvg, 600 agricoltori alla protesta di Parma per il Made in Italy

Coldiretti Fvg a Parma per difendere Made in Italy e chiedere all’Ue nuove regole contro cibi sintetici e importazioni sleali

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Martin Figelj, presidente Coldiretti FVG, a Bruxelles
Martin Figelj, presidente Coldiretti FVG

Saranno oltre 600 i rappresentanti della Coldiretti del Friuli-Venezia Giulia a partecipare alla grande mobilitazione “L’Europa che vogliamo”, prevista per mercoledì 19 marzo a Parma. Dal Friuli partiranno una decina di pullman che arriveranno nella città emiliana fin dalle prime ore del mattino, pronti a unirsi al corteo diretto verso la sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

Difesa del Made in Italy contro i cibi sintetici

La manifestazione ha un obiettivo chiaro: la difesa del Made in Italy dalle minacce rappresentate dai nuovi regolamenti europei, spesso considerati ideologici, e dall’introduzione di cibi sintetici prodotti in laboratorio. «Vogliamo preservare la sovranità alimentare italiana ed europea, garantendo a tutti i cittadini il diritto di accesso al cibo naturale e sano», ha dichiarato il presidente regionale Martin Figelj.

Le richieste alla Commissione Europea

Coldiretti ha messo a punto una piattaforma di otto richieste alla Commissione Europea. Fra queste spiccano l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine degli alimenti, più risorse al settore agricolo, maggiore semplificazione burocratica, e più controlli contro le importazioni sleali. Particolarmente significativa è la proposta di considerare come farmaci i cibi prodotti artificialmente in laboratorio.

Per un’Europa più vicina ai cittadini

«Non manifesteremo contro l’Europa, ma per un’Europa migliore», ha sottolineato Figelj. La Coldiretti vuole infatti mettere in luce le problematiche attuali senza però mettere in discussione l’importanza dell’Unione. «Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane», ha ribadito il presidente della Coldiretti Fvg, aggiungendo: «Saremo a Parma per chiedere un’Europa più equa, più forte, più generosa e vicina ai popoli».

Corteo fino alla sede dell’Efsa

Il corteo terminerà simbolicamente davanti alla sede dell’Efsa, dove interverranno i vertici nazionali dell’organizzazione. «Non saremo lì per criticare Efsa – ha chiarito Figelj – ma per attirare l’attenzione su temi cruciali per la salute dei cittadini e per il futuro dell’agricoltura». Presente anche il direttore regionale Cesare Magalini, accompagnato dai presidenti e direttori provinciali.

Il ruolo del Friuli-Venezia Giulia

La presenza massiccia del Friuli-Venezia Giulia rappresenta una testimonianza della grande attenzione che la regione dedica ai temi agricoli e alimentari. Il messaggio forte e chiaro della delegazione friulana vuole sottolineare l’importanza di un cambiamento coraggioso nelle politiche agricole europee, per garantire maggiore tutela ai prodotti locali e alla salute dei consumatori.

«Saremo presenti con orgoglio, portando le nostre bandiere accanto a quelle europee – conclude Figelj – perché vogliamo che l’Europa si rinnovi, trovando nuove forze e nuovo coraggio per tutelare davvero le sue produzioni agricole e alimentari di eccellenza».

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