Regione FVG
Consiglio regionale FVG approva legge anti-velo integrale tra polemiche
Friuli-Venezia Giulia, tensioni politiche per il divieto di niqab e burqa: proteste delle opposizioni in Consiglio

La proposta di legge nazionale, promossa dalla maggioranza regionale, per il divieto dell’uso di niqab e burqa nei luoghi pubblici, ha scatenato forti tensioni politiche nel Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia. Una seduta particolarmente accesa che ha visto il netto dissenso delle opposizioni.
La protesta delle opposizioni: aula abbandonata per protesta
La seduta ha registrato momenti di tensione quando i gruppi consiliari di Patto per l’Autonomia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta contro la decisione di calendarizzare il provvedimento, accusando la maggioranza di una scelta strumentale, mirata alle prossime elezioni comunali di Monfalcone. Diversa la posizione di Avs e Open Sinistra Fvg, che sono rimasti in aula, ma votando comunque contro il provvedimento.
Bullian e Moretti: “Necessari percorsi di integrazione”
Le opposizioni hanno espresso preoccupazioni concrete sull’effettiva efficacia del divieto, ribadendo la necessità di promuovere percorsi di integrazione paralleli alla normativa. Enrico Bullian del Patto ha fatto notare come a Monfalcone, nonostante i divieti, le donne continuino a coprire il volto con hijab e mascherine, rendendo inefficace la norma stessa. D’altro canto, sia Bullian che Diego Moretti (Pd) hanno evidenziato l’importanza che le donne possano vivere a volto scoperto, considerandola condizione fondamentale per una piena integrazione nella società.
Fedriga difende la norma: “Regole essenziali per l’integrazione”
Di fronte alle critiche delle opposizioni, è intervenuto il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, il quale ha difeso con decisione la proposta di legge. Fedriga ha chiarito che, seppur presentata dalla maggioranza consiliare e non direttamente dalla giunta regionale, la normativa è da considerare necessaria per favorire l’integrazione. Secondo Fedriga, “imporre regole precise non va contro l’integrazione”, ma rappresenta invece un modo efficace per evitare la creazione di ghetti culturali, dove “la legge non esiste più”.
La proposta passa al Parlamento nazionale
Nonostante le proteste e le critiche delle opposizioni, la proposta è stata approvata dalla maggioranza consiliare e sarà ora trasmessa al Parlamento nazionale. La norma sarà discussa come se fosse stata presentata direttamente da un parlamentare. Un iter che, comunque, prevede un percorso parlamentare complesso e dagli esiti non scontati.
Un tema sensibile con risvolti politici
La questione del divieto del velo integrale nei luoghi pubblici è destinata a restare al centro del dibattito politico e pubblico regionale, soprattutto in vista della campagna elettorale delle Comunali di Monfalcone. La scelta della maggioranza potrebbe infatti incidere sugli equilibri politici locali, alimentando ulteriori polemiche e scontri tra i vari schieramenti.
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