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Innovazione

Golfo di Trieste, rilasciati otto drifter satellitari che proteggono l’ecosistema marino

Otto drifter satellitari sono stati rilasciati nel Golfo di Trieste per monitorare le correnti marine e prevenire i rischi da sversamenti inquinanti, consolidando l’impegno del Friuli-Venezia Giulia nella tutela ambientale

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Porto di Monfalcone
Porto di Monfalcone (© Depositphotos)

Nel Golfo di Trieste sono stati recentemente rilasciati otto tracciatori satellitari (drifter) per migliorare la tutela e salvaguardia ambientale delle acque marine. Questa iniziativa, promossa dalla Regione in collaborazione con Arpa Fvg e Ogs, rappresenta un passo avanti nello studio delle correnti marine e nella prevenzione degli eventuali sversamenti accidentali di sostanze inquinanti.

Monitoraggio avanzato con i drifter

Grazie ai sensori integrati, i drifter sono in grado di rilevare la temperatura del mare e di registrare costantemente la propria posizione, fornendo dati fondamentali per comprendere il comportamento delle acque superficiali. Queste informazioni, raccolte per 48 ore e trasmesse tramite sistema satellitare globale di navigazione (Gnss), permettono di valutare con maggiore precisione l’evoluzione di possibili incidenti ambientali e di agire tempestivamente per limitare i danni.

Prevenzione e mitigazione dei rischi

I dati ottenuti dai drifter verranno successivamente confrontati con le previsioni dei modelli numerici e con i rilevamenti delle correnti superficiali già disponibili grazie agli strumenti radar. L’obiettivo è ottimizzare gli interventi in caso di sversamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive, contribuendo a ridurre i rischi e a salvaguardare l’ecosistema marino del Friuli-Venezia Giulia.

Collaborazione tra istituzioni

La presenza dell’assessore alla Difesa dell’ambiente e delle direttrici di Arpa e Ogs a Monfalcone sottolinea la sinergia tra gli enti coinvolti. Questa collaborazione consente di unire competenze tecniche, scientifiche e amministrative, generando risultati di eccellenza e favorendo la ricerca e l’innovazione.

Secondo i rappresentanti regionali, l’impegno nella protezione ambientale non si esaurisce nel monitoraggio delle correnti marine. L’intero programma, infatti, rientra in un piano più ampio di investimenti nella sostenibilità e nella gestione responsabile delle risorse naturali. Grazie al lavoro sinergico tra istituzioni, ricercatori e tecnici, il Friuli-Venezia Giulia continua a distinguersi come modello di riferimento per la tutela del mare e lo sviluppo di strategie all’avanguardia nella gestione di emergenze ambientali.

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