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San Quirino: truffa anello d’oro falso, Carabinieri in allerta

Truffatori fermano automobilisti a San Quirino: propongono falsi gioielli in cambio di soldi per l’auto guasta, intervengono i carabinieri

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Gioielli d'oro
Gioielli d'oro ( © Depositphotos)

A San Quirino torna la preoccupazione per una truffa già nota nella zona: automobilisti in difficoltà che chiedono soldi in prestito agli ignari passanti, offrendo in cambio gioielli falsi. La tecnica, già tristemente famosa, è stata recentemente segnalata da alcuni cittadini che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nei truffatori.

Una truffa ben collaudata

I truffatori, prevalentemente stranieri e in questo caso specifico di origine rumena, fermano automobilisti con una scusa plausibile: problemi all’auto, solitamente legati alla benzina o al motore. Nel caso segnalato, una Volkswagen Passat con targa rumena sarebbe rimasta ferma sul ciglio della strada a San Quirino, con i passeggeri intenti a fermare altre vetture chiedendo aiuto economico. La proposta avanzata è sempre la stessa: offrire gioielli d’oro, prevalentemente anelli e catenine, in cambio di contanti, promettendo che il valore degli oggetti sarebbe ben superiore alla somma prestata.

Intervento dei Carabinieri

I militari dell’Arma mettono però in guardia gli automobilisti: i gioielli offerti dai truffatori sono sempre assolutamente falsi, realizzati in metallo di scarso valore e spesso venduti per somme comprese tra i 30 e i 100 euro. La vettura utilizzata dai truffatori è già nota alle forze dell’ordine perché recentemente controllata al confine di stato di Fernetti, vicino a Trieste. Inoltre, i due truffatori erano già stati individuati e denunciati lo scorso anno alla Procura di Pordenone per truffa e vendita di prodotti contraffatti.

Casi precedenti

Quello di San Quirino non è un episodio isolato. Nel marzo dello scorso anno, un episodio analogo aveva coinvolto un 50enne senza fissa dimora, che aveva fermato alcuni automobilisti nella frazione di Castello di Aviano con la stessa tecnica. In quella occasione, il tempestivo intervento di un carabiniere della stazione di Aviano, libero dal servizio, aveva permesso di identificare il truffatore e sequestrare l’anello falso.

Successivamente, ad aprile, un episodio simile si era verificato nuovamente a San Quirino, quando i militari della stazione di Polcenigo avevano fermato G.I., 46enne anch’egli senza fissa dimora, mentre tentava di vendere un finto anello d’oro per risolvere presunti problemi a una Mercedes con targa inglese.

La raccomandazione ai cittadini

Le autorità invitano pertanto a prestare massima attenzione, soprattutto quando ci si imbatte in situazioni simili. In caso di dubbi o avvistamenti sospetti, i cittadini sono invitati a segnalare immediatamente la situazione chiamando il 112.

L’obiettivo è limitare al massimo questo fenomeno, che continua a coinvolgere ignari automobilisti. Collaborazione e attenzione restano gli strumenti più efficaci per prevenire ulteriori raggiri.

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