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Cronaca & Attualità

Accoglienza minori stranieri non accompagnati, nuove regole in Friuli-Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia introduce nuovi criteri vincolanti per autorizzare strutture dedicate ai minori stranieri non accompagnati, bloccando i trasferimenti interregionali per garantire ordine pubblico e sostenibilità territoriale

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L’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti in Consiglio regionale
L’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti in Consiglio regionale

La Regione Friuli-Venezia Giulia interviene con decisione sul tema della gestione dei minori stranieri non accompagnati, attraverso un emendamento al disegno di legge 44 appena approvato dall’Aula. L’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha spiegato che il provvedimento nasce dall’esigenza di regolamentare un settore ritenuto caotico e ormai non più adeguatamente gestito dalle norme nazionali.

Nuovi criteri per le strutture di accoglienza

Tra le principali novità introdotte dal ddl, vi è l’obbligo per le strutture di accoglienza di ottenere un parere vincolante della Regione prima di essere autorizzate. Questo parere sarà basato su criteri chiari e specifici, determinati dalla Giunta regionale, che terranno conto del reale fabbisogno di posti disponibili e della collocazione geografica delle strutture già autorizzate.

Stop ai trasferimenti da altre regioni

Roberti sottolinea che il Friuli-Venezia Giulia non accetterà più minori stranieri non accompagnati provenienti da altre regioni, focalizzandosi esclusivamente sui minori di propria competenza territoriale. Questa decisione è stata presa per arginare i problemi di ordine pubblico registrati negli ultimi anni, legati principalmente a minori provenienti da fuori regione.

Impatto sui comuni del territorio

L’assessore ha evidenziato che la presenza di tali strutture ha un impatto rilevante sia sulle comunità più piccole sia sui grandi centri urbani, che spesso già affrontano una significativa densità abitativa. Pertanto, l’intervento mira a distribuire meglio le responsabilità e incentivare tutte le regioni italiane a gestire autonomamente i minori stranieri non accompagnati di propria competenza.

Ulteriori misure del ddl 44

Oltre al tema immigrazione, il disegno di legge 44 interviene anche su altri fronti, come l’introduzione di tirocini formativi presso le Prefetture e le commissioni territoriali, con l’obiettivo di migliorare le competenze amministrative e giuridiche sul tema.

Sono inoltre previste norme specifiche sulla vigilanza privata negli esercizi pubblici, finanziamenti straordinari destinati a interventi di videosorveglianza e all’assunzione di personale specializzato nella sicurezza, nonché misure specifiche per il Comune di Gemona del Friuli, l’Istituto Rittmeyer di Trieste e la Giornata regionale dedicata agli Alpini.

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