Cronaca & Attualità
Controllo stradale a Zoppola: 34enne fermato con oltre un chilo di cocaina
Fermato durante un controllo a Zoppola, un 34enne ha tentato di disfarsi della droga lanciandola dal finestrino

Un normale controllo del territorio si è trasformato in un arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio. L’episodio è avvenuto nella serata dell’11 marzo lungo la strada regionale 177 “Cimpello-Sequals”, nella zona di Zoppola. I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Pordenone, impegnati in un posto di blocco su entrambi i sensi di marcia, hanno intimato l’alt a un’automobile in transito, una Renault Clio. Il conducente, un artigiano di 34 anni di nazionalità rumena, ha ignorato l’ordine e ha proseguito la sua corsa per circa dieci metri, prima di accostare improvvisamente.
Il gesto sospetto e il recupero della droga
Prima di fermarsi, il soggetto ha tentato di liberarsi di un involucro bianco, lanciandolo dal finestrino dell’auto. Tuttavia, il gesto non è passato inosservato ai militari, che hanno immediatamente recuperato l’oggetto. Una volta aperto, hanno scoperto al suo interno un panetto integro di cocaina. Il conducente è stato bloccato e portato in caserma per l’identificazione e ulteriori accertamenti.
L’analisi: oltre un chilo di cocaina pura
Le analisi condotte presso il Laboratorio Analisi Sostanza Stupefacente (LASS) del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pordenone hanno confermato che il panetto conteneva 1,2 kg di cocaina pura, non ancora tagliata. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe potuto generare fino a 6.000 dosi, con un valore stimato tra 500.000 e 600.000 euro.
Nel frattempo, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione del 34enne, ma senza trovare altra sostanza stupefacente. Tuttavia, oltre alla droga, le forze dell’ordine hanno sequestrato l’auto e una somma di 150 euro, ritenuta provento dell’attività illecita.
L’arresto e le misure cautelari
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, è stato trasferito presso il carcere di Pordenone. Dopo l’udienza di convalida, svoltasi il 14 marzo, il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico per monitorarne i movimenti.
L’operazione rappresenta un nuovo colpo contro il traffico di droga nella regione, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto allo spaccio di stupefacenti.
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