Udine
Negozi chiusi a Udine: Confcommercio lancia l’allarme
Dal 2012 chiusi 128 negozi nel centro storico di Udine. Da Pozzo (Confcommercio): «Necessaria riqualificazione urbana»

Dal 2012 a oggi, Udine ha perso 128 negozi nel solo centro storico, un calo drastico del 22% delle attività commerciali. Questa situazione emerge chiaramente dall’indagine realizzata dall’Ufficio Studi Confcommercio, basata sui dati del Centro Studi delle Camere di Commercio “G. Tagliacarne”. Il commercio al dettaglio, cuore pulsante dell’economia cittadina, è sceso dalle 564 imprese del 2012 a sole 436 nel giugno 2024.
Centro e periferia: una crisi generalizzata
Il problema non riguarda solo il cuore cittadino, ma anche l’area periferica, dove il calo si attesta attorno al 14% (da 403 a 346 attività commerciali). Nonostante ciò, pubblici esercizi come alberghi, bar e ristoranti sono aumentati, seppur lievemente, segnando +2 nel centro storico e +14 nelle zone periferiche.
Gli effetti del Covid e la perdita di insegne
Il confronto con il periodo pre-pandemia (2019-2023) evidenzia ulteriormente la crisi. In questi anni difficili, il centro storico ha visto una perdita di 62 insegne commerciali, mentre fuori dal centro il calo è stato più contenuto con 9 attività in meno. Anche la ricettività e i pubblici esercizi hanno subito una lieve contrazione: -13 imprese in centro e -9 in periferia.
Desertificazione urbana e nuovi modelli di consumo
«Le difficoltà del terziario aggravano la desertificazione urbana di Udine», sottolinea Giovanni Da Pozzo, vicepresidente nazionale e provinciale di Confcommercio. La mancanza di una coerente programmazione urbanistica, sommata ai cambiamenti epocali nelle abitudini di consumo, soprattutto l’espansione del commercio elettronico, stanno svuotando alcune aree della città. Da Pozzo ricorda, inoltre, il peso negativo delle incombenze burocratiche e della fiscalità locale e nazionale che gravano sugli imprenditori.
Il progetto Cities per la rinascita urbana
Per contrastare il fenomeno, Confcommercio propone il progetto “Cities”, un piano mirato a migliorare la qualità della vita nei centri urbani e rafforzare le economie locali attraverso un modello sostenibile basato su comunità e identità. Le proposte concrete del progetto includono la rigenerazione degli spazi pubblici, la mobilità sostenibile, patti per la riapertura di negozi sfitti e una gestione partecipata della città.
Le istituzioni e le condizioni per rilanciare il commercio
Giuseppe Pavan, presidente mandamentale Confcommercio Udine, sottolinea la necessità urgente di creare condizioni favorevoli per le imprese, colpite duramente dalla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie. «Attendiamo risultati concreti dalle iniziative come i Distretti del commercio e dalla riforma regionale proposta dall’assessore Bini – spiega Pavan –. È fondamentale che l’amministrazione comunale ascolti e supporti le aziende che con coraggio continuano a operare sia nel centro che nelle periferie della città».
Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

You must be logged in to post a comment Login