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Tajani rilancia il ruolo di Trieste: “Porto chiave per la via del cotone”

Tajani annuncia a Trieste un collegamento diretto con Belgrado: opportunità strategica per il porto e per i rapporti con i Balcani

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Porto di Trieste - Tajani a Trieste
Porto di Trieste (© Depositphotos)

Un collegamento ferroviario diretto tra Trieste e Belgrado: è questo l’annuncio del ministro degli Esteri Antonio Tajani durante la sua visita al segretariato esecutivo dell’InCE a Trieste. Un progetto che punta a rafforzare i legami tra l’Italia e la Serbia, ma anche a consolidare il ruolo del porto di Trieste nel contesto europeo.

“È un collegamento fondamentale per l’esportazione e l’importazione tra i due Paesi – ha spiegato Tajani – ma anche per tutta l’Europa.”

Il progetto prevede di trasformare Trieste nel terminale della cosiddetta “via del cotone”, una nuova rotta commerciale che punta a connettere l’Europa ai Paesi del Golfo, a Israele e all’India.

Trieste snodo strategico per l’Europa

Secondo Tajani, Trieste deve tornare a essere un porto centrale in Europa. Il ministro ha sottolineato che questa nuova tratta non è solo una questione logistica, ma una vera e propria scelta geopolitica ed economica.

“Questa è una straordinaria opportunità anche per questa città, per essere veramente di nuovo il porto centrale in Europa”, ha dichiarato.

In questo contesto, il porto di Trieste diventa una piattaforma logistica strategica per il futuro del commercio europeo, rafforzando anche la vocazione internazionale del Friuli-Venezia Giulia.

Allargamento UE e ruolo dei Balcani

Tajani ha anche ribadito il sostegno dell’Italia all’ingresso dei Paesi balcanici nell’Unione Europea, considerandoli parte essenziale del futuro mercato interno dell’UE. Il collegamento con Belgrado assume così un valore politico oltre che commerciale.

“Servirà a costruire il mercato interno di domani, permettendo ai Balcani di crescere, e rafforzando al tempo stesso il ruolo del porto di Trieste.”

Dazi USA: “Navigare con determinazione”

Intervenendo sul tema dei rapporti commerciali globali, il ministro ha parlato anche della possibilità di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, invitando alla prudenza.

“Quando c’è mare in burrasca non bisogna perdere la testa, altrimenti la nave affonda. Noi dobbiamo portarla in porto con scelte positive per le nostre imprese.”

Tajani ha espresso fiducia nel lavoro del commissario europeo Šefčovič, che sta dialogando con le autorità americane per evitare un’escalation.

Piano export italiano: oltre l’Unione Europea

Il ministro ha ricordato come l’Italia stia già lavorando su nuove strategie per l’export extra-UE, annunciando un piano d’azione presentato a 1500 imprenditori.

“Abbiamo individuato mercati come India, Giappone, Messico, Canada, Emirati, Arabia Saudita, Turchia, Sudafrica, Asia Centrale, Filippine e Vietnam. Lì possiamo fare molto di più.”

Secondo Tajani, queste nuove direttrici commerciali sono essenziali per garantire la competitività delle imprese italiane, soprattutto in una fase globale complessa.

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